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domenica 28 maggio 2017

La Vigilia Di Domani

(Per la cronaca, oggi è "domani", da che il titolo qui sopra è di "ieri". Qui, e Ora=)

"Un anno fa" condivisi questo su Facebook:


Trad.: "Karyn Calabrese 
68 anni di età
vegan per oltre 30 anni
Fondatrice della compagnia
 Karyn's health and wellness"

Una nonnetta in gamba... con un nome tipicamente americano!
Cercando il suo nome sul web ho scoperto che oggi la Karyn's health and welness (Salute e benessere di Karyn) -un nome troppo ambiguo- è diventata semplicemente "Karyn's", anche se il nome del sito è più appetitoso: karynraw.com, cioè "KarynCrudo", benché uno dei suoi ristoranti sia dedicato al cibo cotto. Ma è pur sempre vero cibo. Gli altri due ristoranti si occupano del settore crudo, con varie eccezioni strettamente "vegan"; l'azienda del benessere di Mrs. Calabrese al 1901 di North Halsted Street a Chicago, Illinoisprevede un servizio di catering a domicilio, una SPA, un centro di disintossicazione, e dei corsi tematici, oltre alla vendita online dei suoi prodotti. 
E questa è lei stessa oggi, nella "copertina" del suddetto sito:


Paragoniamola alla 70enne media nostrana, per trarre una conclusione.
...

NON sono d'accordo con la "meme" di Dhaval Rashmikant Rao:


Trad.: "SONO TROPPO STUPIDO 
PER PENSARE DA SOLO
-- DAMMI DELLE BUGIE E 
LASCIAMI IMMAGINARE CHE
SIANO REALI"

Il motivo del mio disaccordo è che la condizione di "stupidità" non è  che l'opposto della così detta "intelligenza" relativa all'unica specie al mondo i cui individui non sono in grado di provvedere direttamente al loro vitto e al loro alloggio, e dipendono interamente dal "sistema" per questi bisogni primari. Siamo stati "educati" ad accettare le più colossali menzogne come dati di fatto dal Sistema D'Istruzione Scolastico, ma questo non significa che noi fossimo "stupidi", significa solo che la nostra ignoranza infantile fu sostituita da subito con una falsa conoscenza, ovvero dalla conoscenza di falsità fondamentali come la reale cosmologia terrestre, e le vere necessità fisiologiche del nostro organismo (tralasciando l'intera Storia ri-scritta dai vincitori delle guerre, per la quale non abbiamo una alternativa onesta); ora, il fatto che un adulto continui a credere alle Grandi Palle Universali che ha imparate a scuola per il resto della sua vita è dovuto in gran parte alla Inerzia e alla Dissonanza cognitiva, di cui abbiamo letto a suo tempo; dopo la scuola la gente preferisce smettere di archiviare altri inutili dati (in genere solo per averne di peggiori, in alternativa al nulla) e quando le sue più vecchie convinzioni che riguardano nozioni basilari come le suddette vengono messe in discussione egli tende a difenderle a costo di negare l'evidenza, come avviene per tutti gli eliocentristi coatti che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Questo ovviamente non significa essere "stupidi", per quanto sia una prova inconfutabile della enorme limitazione mentale dell'utente scientifico medio; ad ogni modo esser "fatti fessi" non significa essere fessi di natura.

Si potrebbe dire che l'utente alimentare medio è "stupido" perché insiste a mangiare per tutta la vita dei pezzi di cadavere...? In questo caso, la cosa dovrebbe interessare ancor più visceralmente l'individuo, e il suo istinto dovrebbe suggerire cosa è "buono" oppure no, senza alcun bisogno di insegnamenti di sorta, ma sappiamo di essere stati svezzati a suon di latte vaccino e poi colla carne omogeneizzata di svariate specie animali, e con un simile background la nostra condizione psico-fisica è seriamente compromessa in partenza. Volendo essere preciso, direi che l'utente globale è in genere troppo istupidito a partire dalla sua nascita, ingannato e fuorviato in ogni aspetto della sua esistenza con mezze verità e bugie complete, fino ad un livello di confusione tale che egli prende per buono tutto il peggio che gli arriva dall'esterno, senza nemmeno considerare la propria intuizione istintiva riguardo qualunque nozione im/mediata-mente esperibile: ad es., che questa Terra è ferma, che l'orizzonte è orizzontale, che le stelle in cielo sono sempre le stesse, che la superficie dell'acqua non curva, etc., etc., etc. E che mangiare carcasse animali non è cosa buona o giusta.

La questione religiosa è indefinitamente più complicata, dal momento che si basa su concetti meta-fisici, su tutto ciò che è insensibile e che non di meno si crede essere fonte della nostra coscienza individuale e collettiva, il nostro "spirito", distinto dalla "psiche" dal momento che quest'ultima è un'area troppo estesa per il gregge cattolico, e potrebbe indurre qualcuno ad uscire dal seminato per trovare qualcosa che non è data a trovarsi (questo è ciò che si dice, con tutta l'inevitabile ambiguità maccheronica del termine, la "gnosi", rispetto alla fede -- perché la fede è per definizione cieca).
Non è possibile addurre prove empiriche e sostanziali a sostegno dei miti che partecipano del sistema religioso moderno, così come per i presunti dati storici che vengono confermati o smentiti soltanto dalla presunta autorità di un unico racket scientifico-accademico, la cui stessa esistenza è diretta-mente e stretta-mente correlata alle gerarchie occulte di cui sappiamo bene; abbiamo appena letto della "apocalisse massonica" nelle parole del famoso Maestro e Generale Albert Pike, sulla duplice entità suprema adorata dagli uni e dagli altri, dentro e fuori il Muro che separa l'eso dall'exoterismo; ma infine, non sono altro che parole.

Se almeno il Gentile Pubblico Pagante badasse ai fatti, una volta tanto...

Non è tutto CHIARO COME LA LUCE DEL SOLE?

Ancora a proposito di sincronicità; ho appena scritto di mamme e nonne che ci raccomandavano di non guardare mai il Sole; Mr. McLoughlin "9 minuti fa" ha pubblicato questo:




Trad.: "Non guardare il sole dicevano....
Non possiamo avere un mucchio di 
pensatori liberi e carichi, non è vero?!"

Il doppio senso del termine "carichi" che si usa in genere figuratamente per definire qualcuno rispetto alla sua energia interiore o, appunto, la "carica", in questo caso unico vale anche non-figurata-mente, ma letteral-mente, da che ogni forma di vita è conseguenza della Energia Solare, in questo sistema bio-frattale chiamato Terra; e anche in questo mondo-di-parole.
L'idea di poter agire sulla materia attraverso il "pensiero" e la "volontà" individuali è il principio stesso della Magia, terreno inaccessibile per la gente comune, completamente soggiogata alla Magia Nera di Babilonia da che mondo è "mondo"; allo stesso mo(n)do, per il gregge televedente cattolico l'idea che la stessa, pura Magia -o Mana, o Māyā , o finanche Maria- manifesta in "natura" sia la fonte metafisica della id-entità umana espressa nel mondo fisico è assoluta-mente off-limits, da che il cittadino globale è ormai completamente inglobato, affatto alieno rispetto a quello che pure è costretto a ri-conoscere (indiretta-mente) lo "habitat naturale", e geneticamente pre-disposto alla recinzione fisica e mentale e spirituale, inscatolato per la gran parte del "suo tempo", compreso spesso quello che dice "libero".

Come ho già scritto in proposito, il fatto che le descrizioni gergali della reclusione carceraria come il "vedere il Sole a scacchi" e la "gattabuia" alludano in ogni caso ad uno stato di cattività e deprivazione della Luce Vitale, che viene spesso auto-inflitto quotidianamente per la durata di un ergastolo senza alcuna sentenza che costringa a tale pena, non sembra avere mai interessato seria-mente i miliardi di prigionieri autonomi convinti della propria favolosa libertà all'interno di un sistema demoKratico -- ovvero della violenza popolare.

Quella solare è l'unica "carica" energetica che si possa ottenere -magica-mente- in questo stato delle cose, e per questo è fortemente sconsigliata da tutti -o quasi- la contemplazione del Sole, e non solo da chi può trarne un vantaggio diretto (gli esperti del settore Malattia); perché le masse umane sono di natura lunare, alla quale non ci si può sottrarre se non con l'isolamento dell'individuo singolo e singolare (filosofo, gnostico, "Libero Pensatore"); ed è sempre stato così, la vera, originale conoscenza esoterica è quella personale, del discepolo che ha ri-conosciuto il maestro in sé stesso, attraverso la manifestazione cosmica del mondo.
Tutto ciò che proviene da ogni possibile "fonte esterna" non è che una proiezione della nostra stessa conoscenza, e come si è detto prima di questo consiste la nostra "recita" quotidiana, in quanto "personae" (Lat. per "maschera teatrale"); così la 'vita' è un 'sogno' vissuto a nostra insaputa, in uno stato di "incoscienza controllata" che viene controllata soprattutto dall'"esterno" se non ne ri-conosciamo il principio ludico in perenne mutazione, attraverso il flusso di ciò che chiamiamo "tempo".

Quando dico "carica energetica" intendo il flusso di cui partecipa la realtà apparente-mente separata dell'essere umano, di corpo e psiche, o anima, e che trascende entrambe in quanto sorgente unica di ogni espressione vivente, come il proiettore nella sala cinematografica; mentre è possibile come abbiamo visto prima vaccinare la gente contro la salute e contro l'evoluzione spirituale, con una forma di "magia chimica" finora insospettabile anche per l'utenza "adulta e vaccinata", la stessa forma di Energia Luminosa che proietta come per magia tutto ciò che ha vita e cresce sul Piano Terreno, il nostro "set cosmico", è in grado di "caricare", o "alimentare" l'uomo nel suo insieme, in ogni sua possibile parte percepita in quanto tale, nel grande caleidoscopio frattale in perenne movimento e in continua evoluzione. Non esiste un limite certo fra il mondo fisico e quello spirituale perché la "anima"o psiche è il recipiente finale del mondo "fisico", ovvero i nostri sensi dati dai rispettivi organi producono la esperienza del mondo che percepiamo come "reale" solo prendendone "coscienza" attraverso i processi intellettivi (il logos, la parola) ma attraverso la percezione sensoriale non siamo in grado di ottenere alcuna informazione a sostegno dell'esistenza dell'anima stessa -o, detta alla Greca, "psiche"- sapendo che essa in origine era la farfalla, e poi una ninfa, e infine una materia di studio; e di analisi, inevitabil-mente. 

Ancora a proposito di vaccinazioni, queste immagini sono state condivise da Carlo Villari:



Perché certa gente non crede nella magia; certa gente la conosce.
...ma, come vediamo qui sopra, "La Verità" è una testata giornalistica.
E le testate fanno male.

Cosa fa, la "mente" dell'uomo?
Leggerlo non basta, in part. nella nostra misteriosa logosfera neolatina.
Capirlo, è logica-mente impossibile.

Così i tele-giornali continuano a trasmettere sempre e soltanto quello che certa gente vuole che si sappia; che tutti sappiano; e i films -anche se tratti dai fumetti, o peggio- continuano a nascondere le verità più incredibili agli spettatori, poste sotto gli occhi spalancati e attentissimi di chi non vede l'orizzontalità dell'orizzonte, e non avverte lo stato di inerzia della superficie terrestre, e continua a credere di gironzolare nel vuoto su una immensa palla.
Questo pensiero è sorto ieri ri-pensando ai miei tanti A-mici e conoscenti non-umani in città, i prigionieri più o meno ingabbiati loro malgrado che visito spesso, e dei quali ho pubblicate varie immagini nel corso di questo blog come nei precedenti.

Sull'origine 'misteriosa' di cani e gatti, i compagni domestici dell'umanità, ho già spese tante parole inutili in passato, e l'alternativa alle teorie scientifiche è limitata soltanto da una fantasia che dev'essere di magnitudine pari o superiore a quelle; per quanto mi riguarda, dovremmo considerare per un istante il messaggio della innocua commedia per famiglie a titolo "Come cani e gatti" (Cats and Dogs, 2001) di un tale Lawrence Guterman, il cui cognome dovrebbe già de-finire la questione -- e nel caso non lo facesse, possiamo sempre ricorrere ad Avotaynu. Per inciso, il film è della "Warner" Bros., i cui fondatori si chiamavano in origine Wonskolaser o Wonsal (Wikipedia).

La trama di Cats&Dogs viene così riassunta su Wikipedia:
"Il film parla di una "guerra" tra cani e gatti, che nella finzione cinematografica possono parlare e costruire e usare armi sofisticatissime. I gatti fanno la parte dei "cattivi" che vogliono conquistare il mondo e, alleandosi con i topi, vogliono diffondere un virus che renderà gli umani allergici ai cani; così gli esseri umani scacceranno i cani e in questo modo i gatti, liberi dai loro principali nemici, potranno schiavizzare tutti gli uomini e impadronirsi del pianeta. Tuttavia i cani riusciranno a sventare questo piano diabolico rivelandosi ancora una volta i migliori amici dell'uomo."
(https://it.wikipedia.org/wiki/Come_cani_e_gatti) 

Abbiamo dei rapporti orribili con alcune specie animali, la cui realtà insana e inumana è perfettamente inquadrata nel "documentario antispecista" Earthlings di Shaun Monson (2005); mentre la maggioranza delle altre specie è in genere inavvicinabile per ovvi motivi, due sottospecie sono divenute coinquiline fisse, veri e propri compagni di stanza, e spesso anche di letto, delle famiglie umanoidi -- se escludiamo le usanze più barbare, vergognose e imperdonabili di rapire i pesci dall'acqua e gli uccelli dall'aria per farne dei ninnoli viventi.

Ovviamente tali sottospecie elette e ospiti fissi dell'umanità a sua volta addomesticata (la "civiltà") sono quella del Felis silvestris catus, o "gatto", e del Canis lupus familiaris, i cui nomi scientifici comprendono già la versione ufficiale dei fatti, e i caratteri delle due specie. per cui il Felide sarebbe de-generato da una piccola fiera selvatica abitante dei boschi (silvestre) mentre il Canide Casalingo proverrebbe in qualche modo dal Lupo (chiamato infatti Canis lupus) adottato da qualche generosa e imprudente famiglia di immaginari trogloditi preistorici.
Possiamo ben credere anche a questo, mentre ruotiamo a 1000 km/h nello spazio teorico rappresentato da tante menti pneumatiche, Qui e Ora; oppure, invece, no. 

Se possiamo credere a degli scimmioni illuminati dalla "scintilla divina" come nel Magistrale (...) prodotto di Clarke&Kubrick (per la Metro-Goldwyn-Mayer), per cui di fronte alla epifania non-cubica  (ma progettata come tale) i villosi attori della Scena Madre si sollevarono dal fango per intraprendere il loro cammino eretto verso la Perfezione del Concio, la Quadratura del Cerchio, e le Grandi Palle Universali, possiamo anche credere che la stessa gente che produsse simili Eresie Commerciali del 33mo Grado sia quella che continua a produrre la "Storia", la "Geografia", la "Astronomia", e via parolando, dalla A di "Antropologia" fino alla Z di "Zoologia", tra le quali è contenuto l'intero "codice logico" dello scibile umano; è la stessa gente che pubblica la cronaca quotidiana, in versione stampata o eterea, o telematica, e che in generale produce ogni Grande Show rappresentato per il Gentile Pubblico Pagante, perlopiù a sua insaputa.

Nel caso del film di Guterman, abbiamo i preziosi indizi ereditati con i famosi "misteri d'Egitto", parti di un mito che io sospetto elaborato in un'epoca storicamente recente da un ordine druidico di origine ignota; ma in questo tipo di materia nessuno si può dire ferrato.
Le mie sono solo supposizioni; e non di meno, so quello che SO.

Leggiamo su Wikipedia di 
"Anubi (anche Anubisdal greco Ἄνουβις, ellenizzazione[2] dell'originale egizio inpw o anepw[3]InepuInpuAnepu o, più probabilmente, Anapa[4]) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era il dio della mummificazione e dei cimiteri[5], protettore delle necropoli e del mondo dei morti (un suo epiteto era "Signore degli Occidentali"[6]); era rappresentato come un uomo dalla testa di canide[7]."
E lo vediamo, in 3-D:

Di http://wellcomeimages.org/indexplus/obf_images/63/75/e3318365e9d29818eb155a1f8be4.jpg
Gallery: http://wellcomeimages.org/indexplus/image/M0010900.html, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36348105
"Statuetta di Anubi. Wellcome Library, Londra."

Sempre su Wikipedia, troviamo poi
"Bastet (anche Bastit) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, venerata già a partire dalla II dinastia (2890 a.C.[1]). Col nome di Bast, era originariamente la dea della guerra nel Basso Egitto, la regione del delta del Nilo, prima dell'unificazione delle culture dell'Egitto (cioè fino al 3100 a.C. circa[2]); nel corso dei secoli fu rappresentata con le sembianze di gatta, assumendo caratteristiche miti e protettive[3]. Il suo nome può anche essere tradotto come BaastUbaste e Baset[4]. Nella mitologia greca era anche nota come Ailuros (dal greco áilouros, gatto)[5]. Era una delle più importanti e venerate divinità dell'Antico Egitto, dea della casa, dei gatti, delle donne, della fertilità e delle nascite[6]."



"Statuetta di Bastet in bronzo e argento, risalente al 
periodo tolemaico o romano dell'Egitto. 



Fino a dove può spingersi la intuizione dell'osservatore moderno, per poter intrattenere l'idea di un essere senziente -quello rappresentato dal corpo umano- che "indossa una maschera" di animale, quando la nostra stessa persona è derivata dal termine Fenicio-Latino per indicare la maschera teatrale?

Se il Mistero Zoomorfo del Pantheon Egiziano può lasciare indifferente il Gentile Pubblico moderno, il successo del filmino di Guterman ha dimostrata una sua certa simpatia per l'idea del presunto, eterno e proverbiale conflitto tra i rappresentanti delle due distinte (sotto)specie.
"In realtà" cani e gatti possono essere ottimi amici e compagni di sventura, condividendo lo stesso spazio vitale dell'ospite umano senza grandi problemi; e del resto, il dio dell'oltretomba non dovrebbe avere nulla da ridire sulla dea della guerra... o viceversa.
Guardateli qui:


Nel linguaggio commerciale -la forma di volgarità più estrema, alla quale siamo tutti particolarmente sensibili nell'Era Volgare, in quanto popolo che fu 'istruito' dalla Vulgata- del film (la solita scatenata avventura sulla falsariga degli agenti segreti cinematografici) le due specie si contendono il dominio del mondo che nel frattempo esse governano entrambe, nell'indifferenza quotidiana, per cui l'umano (Occidentale) non soltanto evita di divorare i suoi "animali domestici", come invece fa abitualmente con gli individui di altre specie allevati da "altri", e invece di vederli come un pasto serve loro i pasti più volte al giorno, dà loro una fissa dimora e tutte le eventuali cure mediche necessarie. Oltre a quelle "attenzioni" particolari che talvolta sconfinano nel ridicolo (e parlo anche per me stesso=).

Oggi la questione dello "specismo" è spesso dibattuta in vari contesti su internet, dove qualcuno si chiede perché si preferisca fare la festa all'agnello a Pasqua, per rosicchiare le sue costolette, e al tacchino che finisce farcito a Natale, mentre qualcuno prepara una torta con tanto di candeline per festeggiare i compleanni di cani e gatti. E' un dilemma interessante, ma ci porta fuori strada.

Non si tratta di specismo, di "simpatia" o di una "empatia" particolare.
Si tratta di ALTRO.

Considerate la finzione nella scena del film:


rispetto alla realtà del video seguente:


Con questo, non intendo certo insinuare che sia in corso una guerra segreta per il dominio del mondo anche tra cani e gatti, ma che tendiamo a sottovalutare tutto ciò che appare incredibilmente ovvio, e per questo, ovviamente, incredibile.

Consideriamo anche il solito, inesorabile Gioco Di Parole:
CANI = SANI >< GATTI = MATTI (ma non possiamo trascurare i RATTI... )

Purson, Grande Monarca Infernale nell'Ars Goetia
uno dei 72 Demoni comandati da Re Salomone

Consideriamo infine attenta-mente, e seria-mente, la seguente frase di Wikipedia riguardo il Sigillo famoso (esagramma) sull'anello di Re Salomone:

"Questo anello dava alternatamente a Salomone il potere di comandare demoni, jinn (genii), o di parlare con gli animali" (https://en.wikipedia.org/wiki/Seal_of_Solomon - Trad. mia)

Non trascuriamo nemmeno l'ironia somma della sorte di Conrad Lorenz, che per il suo capolavoro di etologia fu accusato da "taluni biologi" "di essere troppo antropomorfista".
Eppure, nel suo stesso saggio leggiamo:
"
  • [...] il cosiddetto «troppo umano» è quasi sempre un «pre-umano», qualcosa quindi che è comune a noi e agli animali superiori. (p. 70)

"

Solo oggi (26.05.17), e solo grazie all'intervento di Mr. Keith Dhán su Youtube ho finalmente conosciuto il nome di quello che io ho sempre considerato "l'uccellino del Sole", e che di fatto presenta " fronte, sopracciglio, bordi della faccia, guance, gola, petto, codione e fianchi" "di colore giallo carico"; è il minuscolo Verzellino (Serinus serinus) il cui canto strepitoso, e strepitante, significa per me Estate, Caldo e Bel Tempo:


Questa da Wikipedia è la sua inconfondibile voce:



(QUANTO ti amo, Verzellino =)

Di nuovo sincronizzato con Rory Daniel O'Brien che scrive:

"Naturals blue skies....
No chemicals, no fake planes..
No drones... 
Today is a good day"

("Cieli azzurri naturali... Niente agenti chimici, niente falsi aerei... Niente droni... Oggi è una bella giornata")

Condivido anche questo, quando è ormai finita; ne ho le prove:


--

Questa mattina (27.05) The Divine Nature apre la mia giornata social-virtuale:


ma adesso ho un appuntamento importante con il Sole.
Non posso proprio rimandarlo di un altro minuto.

..

Ho già scritto, in questo o altri blogs, della mia "eliolatria spontanea", per cui da un giorno all'altro iniziai a guardare il Sole "con altri occhi"; non perché avessi letto del suo ruolo Pre-dominante in quanto Prima Divinità adorata dall'uomo, ma soltanto perché, osservandolo ogni giorno all'alba, avevo iniziato a comprendere tutto ciò che di fatto avrebbe potuto menare l'umanità di ogni possibile tempo passato a farne un "dio", e a considerarlo come tale nel corso di alcuni millenni.
In breve, ri-conobbi questa Entità Benefica dispensatrice luce e calore, e quindi di vita, come la forma archetipica del "dio" maschile (rispetto alla I-Dea muliebre associata nella tradizione esoterica alla Luna) riconoscendo in esso quasi istintivamente una figura paterna; ma in quanto utente spirituale battezzato (e anche vaccinato) non posso trascurare la possibilità della modificazione di ogni cosa "istintiva" per chi re-citò tante volte da bambino la filastrocca del "Padre Nostro"; che "è nei cieli", che ha un "nome santo" ma resta anonimo nella preghiera, che è in attesa di un suo "regno" di cui dunque non è regnante Qui, né Ora, e che naturalmente ci dà il nostro veleno quotidiano, chiamato "pane", proprio come si dice dei pani di oppio venduti sul mercato nero del Triangolo D'Oro; ma il suo è prodotto con il biondo, solare, insospettabile frumento (Triticum durum) anziché il 3mendo Papaver somniferum.

[Perché, devo ricordarlo ancora, la gliadina nel glutine del frumento è una proteina pseudo-oppiacea, e il fatto che non contenga la minima traccia di oppio non interessa i nostri recettori oppioidi, che ci cascano puntualmente; "chi si accontenta, gode"... 
Sul fatto poi che nella Versione Italianissima di Wikipedia qualcuno abbia dimenticato di riportare la voce Anticorpi Antigliadina, abbiamo già letto prima; questa sera, pizza per tutti.. O spaghetti?!?=)]

In breve, quello stesso Sole che durante tutta la mia adolescenza "dark" (che significa appunto oscuro, cioè privo di luce) avevo sempre evitato a tutti i (salatissimi) costi, si era rivelato diretta-mente ai miei occhi -nelle visioni alquanto prosaiche del lavoratore mattiniero- come la Sorgente di Vita Universa di questo Piano Terreno (per quanto credessi davvero di vivere su una trottola, ai tempi=) e dunque ero portato a percepire la sua presenza come quella di un padre cosmico
nel Grande Gioco Mosaico delle religioni, come abbiamo già visto altrove, il Network Giudaico attualmente online, la "risorsa" telematica principale della comunità ebraica (anglofona) internazionale, è chiamata shamash.org; sul cui sito si spiega:

"Cosa è Shamash?
Shamash: The Jewish Network, si sforza di essere il punto centrale di più alta qualità nella informazione Ebraica e nelle discussioni su Internet. La nostra missione è di fornire uno strumento di ultima generazione alle organizzazioni e agli individui Giudei che curano forums di discussione a beneficio della comunità Giudaica.

Shamash è il più vecchio e rinomato servizio dedicato alla Ebreità accessibile attraverso Internet. Shamash comprende l'intero spettro delle organizzazioni religiose, educative, culturali, collettive e di servizi sociali interessati all'utilizzo delle nuove tecnologie elettroniche per condividere informazioni e fornire servizi alla comunità Giudaica in tutto il mondo"
(http://shamash.org/about.shtml - Trad. mia)

CHI è Shamash, invece, se non avete lette anche voi le Fiabe di Nonno Zecharia negli anni '90, potete scoprirlo su Wikipedia, anche nella versione Italiana:

"Šamaš (anche nella resa anglosassone di Shamash) in accadicoUtu in sumerico; era nella mitologia mesopotamica il dio Sole, dio benefico della giustizia."  (Id.)

Non voglio nemmeno pensare che nella sinagoga i giudei si prostrino dinanzi al simulacro di tale deità, ma è lecito il nostro dubbio sul reale significato di questo nome nel contesto virtuale del web, per cui si decise di intitolare a questa particolare entità, che appartiene di diritto al pantheon Sumero e Accadico, un Network di gente che dovrebbe teoricamente credere soltanto nel dio definito propriamente "degli ebrei" nella Torah, e quindi del Pentateuco.
Ovvia-mente, si tratta soltanto di un dubbio; e non di meno, dovendo creare un network internazionale degli italiani anglofoni sparsi nel mondo, chi lo chiamerebbe "Ercole", o "Bacco"?
PerBacco, è un grande dubbio, in effetti... Come tutto ciò che riguarda i giudei, e il loro "culto-mosaico".

Io ancora temo che uno dei fatti meno noti all'utente cattolico medio sia che gli eredi dei veri protagonisti del mito cristiano, cioè i loro autori, NON credano affatto all'esistenza di quello che pure fu descritto come "re dei giudei", così come il fatto che essi attendano la venuta del loro messia, mentre il Gentile Pubblico ha spesso la pretesa di sostenere la veridicità storica di questa figura leggendaria, l'ennesimo personaggio morto e risorto di una lunga lista la quale è generalmente altrettanto ignota alla maggioranza.

Comunque sia, ho ripetuto spesso anche qui che la "coincidenza" fra le date di nascita e morte del messia dei Gentili con quella della 'nascita' e della 'morte' del Sole, con la "resurrezione" (cioè a dirsi, il ri-sorgere) che avviene puntualmente dopo 3 giorni -il solstizio invernale alla fine di Dicembre ("Natale") e l'equinozio di primavera attorno al 20 Marzo ("Pasqua")- non sia da considerarsi come "evento casuale e accidentale", ma come il coincidere matematicamente esatto dei cicli crono-logici solari, la prova più chiara e indubitabile della natura simbolica, allegorica e parodistica del Cristo.

La chiesa stessa non fa alcun mistero della identità solare del suo macabro simulacro, che vediamo qui associato al trigramma ittiologico su Wikipedia in svariati e notevoli esempi:

Di Laboratorio sf - Opera propria, CC BY-SA 4.0
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=54687674
Trigramma col nome di Cristo in Chiesa di 
San Francesco (Prato) (1420 c.a.)


Di G.dallorto - Opera propria, Attribution,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1975685

Di SajoR, CC BY-SA 2.5
 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25179996

IHS sullo stemma di papa Francesco

Emblema dei Gesuiti

Ma, tornando alla mia personale 'illuminazione' in conseguenza al mio strano rapporto con l'Entità Solare, come ho già scritto altrove in questo blog è solo nella logosfera religiosa anglofona che ho potuto identificare con precisione il ruolo dell'Uomo Solare, non ricercando nella polvere dei tempi, fra i testi degli antichi autori "gnostici", ma semplicemente leggendo la parola "Sole" e la parola "Figlio" scritte in lingua Inglese, ma con l'uso del codice IPA , o International Phonetic Alphabet, ovvero l'Alfabeto Fonetico Internazionale. 
Di nuovo, ripropongo al mio lettore l'evidenza della omofonia che possiamo facilmente constatare su Wiktionary: 
il termine SUN (Sole)


e il termine SON (Figlio)


sono in pratica la stessa parola (fonema), scritta in due modi differenti.

Questa è la situazione imbarazzante, che mena il ricercatore solitario a ricredersi su ogni cosa; nel pieno della globalizzazione, quando l'Inglese è la lingua degli affari internazionali, sotto il dominio dell'Impero Economico Anglo-Americano, l'antico dio paterno dell'umanità si chiama "figlio"; e la deità filiale più nota e più rilevante nella nostra logosfera cattolica è ovvia-mente il "Figlio dell'Uomo", di biblica ed evangelica memoria. Proprio quello assimilato molto palesemente al Sole.
Se considerate il mio percorso dall'inizio, dal mio approccio "istintivo" (ma non troppo) di "eliolatra spontaneo" fino a questa apocalisse fonetica, sarete forse in grado di immaginare la gravità del mio imbarazzo esistenziale e mistico, trovandomi di fronte ad una eredità inattesa e parodistica in luogo di una discendenza primordiale di natura esoterica. 

"Non sono mai stato molto religioso, ma durante l'ultimo quarto di secolo sono diventato molto spirituale, e oggi la mia opinione sul nostro sistema religioso è che sia una enorme beffa. Che fa rima con truffa." (JackDaw)

Nel frattempo, sono costretto a considerare indiretta-mente gli effetti del rimbambimento, che per il dizionario del Corriere è "Diminuzione dell'efficienza mentale, tipica spec. delle persone in età molto avanzata." dal verbo che Treccani.it descrive:
 "rimbambire v. intr. [der. del disusato bambo «sciocco» (voce onomatopeica, affine a bambino e bamboccio), col pref. rin-] (io rimbambiscotu rimbambisci, ecc.; aus. essere). – 1. Smarrire la vigoria intellettuale, il buon senso e l’equilibrio, proprî dell’età matura: cogli anni è rimbambito, o, con la particella pron., si è rimbambitoil vecchio rimbambisce e il giovane impazzisce (prov. tosc.). 2. Più genericam., rincretinire: ma che sei (o ti seirimbambito?da quando è innamoratoè rimbambito completamente."

e la cui etimologia è piuttosto ovvia:

http://www.etimo.it/?term=rimbambire

Non è quindi una offesa, quanto la constatazione del compimento di un ciclo naturale, dove la confusione, la labilità e la vaghezza proprie della mente infantile si impadroniscono di quella senile, mentre ogni memoria della vita vissuta non appare più o meno reale di quella onirica, e la "realtà" stessa tende a rivelare la propria natura irreale. Come prevede il saggio taoista, "dopo il conoscere viene il non-conoscere"; che è sinonimo di ignorare. E questo riflette la condizione originale del pargolo, che non sa nulla e conosce tutto ciò che deve sapere.

Oggi sono costretto a guardare la scena familiare dalla prospettiva opposta, quando il nostro "padre solare" è stato agilmente smascherato attraverso quella che io considero la nostra (Europea) Lingua Madre, ripensando ai nostri obblighi innaturali subiti attraverso l'autorità dei genitori che ci battezzarono, facendo di noi dei cristiani in tenerissima età, per poi scortarci personalmente negli istituti di pena scolastica in cui iniziò il nostro Programma D'Istruzione, così come nei templi del culto neo-babilonese, per assistere alla Finzione Domenicale. O funzione.

[per gli anglofoni la messa è lo stesso di "massa" (mass) e curiosamente l'Inglese "mess" significa 
  1. 1pasticcio
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Così gli ex-marmocchi che venivano rimproverati per l'abitudine di trascorrere i pomeriggi davanti alla TV guardando "stupidaggini", oggi guardano i loro genitori parcheggiati davanti al piccolo grande schermo intenti a seguire trasmissioni il cui grado di stupidità non era nemmeno immaginabile all'epoca; compresi gli approfondimenti dei TG. 
Senza parlare delle letture....
E il saggio, adulto vegan è costretto alla pena di guardarli consumare i pasti più sconsigliabili in assoluto, ma non possiede l'autorità necessaria per cambiare abitudini antiche, mentre mamma e papà potevano decidere arbitrariamente quale fosse la dose giusta delle porcherie da mangiare...
Senza parlare della funesta tradizione eno-gastronomica, di cui è vittima una buona parte della popolazione Italica.
Mi auguro che a nessuno dei miei lettori tocchi questo ribaltamento dei ruoli, ma è comunque per me una buona occasione per ribadire l'immensa ironia di questa nostra recita quotidiana, durante il suo divenire nei Tre Atti classici della tragicomica messinscena esistenziale; questa è la mia propria agnizione, sulla scena livellata e stazionaria del Piano Terreno; ed è quella di una persona come un'altra. 

A quest'ora dovrei essermi fatta la mia famiglia, e aver trasmessa ogni mia pessima abitudine ai miei eredi, come si conviene al Cittadino Globale Medio; e invece, sto scrivendo un blog.
Non potrei mai mollare uno scappellotto ai miei genitori, per quanto sia più che certo della sua efficacia in quanto deterrente contro i comportamenti più irresponsabili e irrazionali, come l'avvelenarsi fisicamente e mentalmente da mane a sera... come si spiega questa cosa?
Certo, la  violenza popolare (demoKrazia) è il principio vincente del Regime; quello che monopolizza il tabacco e l'alcool, cancerogeni, e proibisce la canapa, anti-cancerogena. Alle sue leggi si sono attenuti i nostri buoni educatori, pre-disposti a farlo fino alla loro (prematura) fine.

Ma la realtà di una dieta pranica, o respirariana, rivela il principio dell'inganno essenziale, della droga alimentare e della dipendenza da ogni possibile sostanza di origine vegetale che siamo (stati) abituati a concepire e ad accettare come  "cibo", e come si è visto non si è fatto altro che adottare il metodo naturale, da che abbiamo notizia della presenza di un endocannabinoide (lo Arachidonoilglicerolo) nel latte materno e vaccino; se la nozione di questo 'inganno naturale', assieme a quello 'commerciale' della gliadina presente nel Triticum (opportunamente modificato per aumentare a dismisura il contenuto di glutine, nella varietà Creso) non ha mai insospettito nessuno prima di me, sono portato a chiedermi quanti ricercatori indipendenti abbiano davvero indagata questa materia; perché le enciclopedie descrivono anche la presenza di recettori cannabinoidi e oppioidi nel nostro organismo, e questo non è quel tipo di 'coincidenza' che sono disposto a credere "l'accadere simultaneo e fortuito di due o più fatti o circostanze diverse" (Treccani).

Conosciamo il nome di Mammona come personificazione del "profitto, il guadagno, e la ricchezza materiale"; consideriamo le ipotesi etimo-logiche di Wikipedia:
"

Etimologia

Il termine deriverebbe dalla lingua aramaica, di etimologia incerta; il Mamon solitamente, veniva tradotto come il "tesoro sotterrato".
Alcuni studiosi hanno suggerito di collegarlo alla radice ebraica 'mn (da cui proviene il termine amen) che indica fiducia, affidamento; ma altri propendono per l'ebraico "matmon", che significa, appunto, ricchezza, o tesoro.

Altra ipotesi è dall'ebraico mun (provvedere il nutrimento). Il significato dei diversi campi semantici converge comunque nel generico concetto di sicurezza materiale. Infatti, il termine ebraico è divenuto sinonimo di "soldi".
Il termine greco mamonas lo si ritrova poi nel Discorso della Montagna in Matteo 6,24, quindi in Luca 16,9-13.
Fino alla seconda traduzione CEI viene mantenuta la parola d'origine aramaica, mentre nella traduzione 2008 la parola viene sostituita con "ricchezza". John Wycliffe utilizza "richessis".
Altri studiosi fanno derivare questo termine dalla parola fenicia "mommon", cioè beneficio. Nel linguaggio contemporaneo, il vocabolo viene usato con lo stesso significato nella lingua finlandese (mammona), danese (mammon), Ebraica (mamon), norvegese (mammon[1]), polacca (mamona) e tedesca (Mammon)"

Il nome, a dispetto della radice etimo-logica esposta qui sopra, assomiglia stranamente a quello di "mamma" in varie lingue Indo-Europee ed è già connotato storicamente a partire dal nome della Dea-Terra dei Sumeri Ninhursag, "ritenuta madre di tutte le creature viventi" e altresì nota come Mama o Mami (Wikipedia), e ancora dal Sanscrito mama, fino al Francese maman, lo Spagnolo mama, il Russo мама, l'Inglese mom(my), etc., etc.
Certo, sono concetti ben distinti e separati; li accomuna il concetto della discendenza e della dipendenza, per cui l'utente monetario attuale dipende da Mammona per avere i suoi biglietti di banca e i suoi tondini di ferro coniati dalla zecca, esattamente come la sua sopravvivenza dipese dal latte "corretto" della mamma, ben prima di conoscere -suo malgrado- il valore immaginario ma vitale del denaro e di attingere -parafrasando Carosone- alla borsetta di mammà (pe' le sue "Camèl")...

Possiamo considerare quest'altra "omofonia" una coincidenza linguistica, come quella che accomuna il "teo" della lingua Nahuatl a quello con il medesimo significato dei Latini, pur non condividendo ufficialmente alcuna radice comune?
Certamente, sì. 
In fondo, cosa ne sappiamo, di linguistica?

Il che mi ricorda le parole di "Sweet Dreams", l'inno misconosciuto del Geocentrismo ri-scoperto da poco, che recita "I dolci sogni sono fatti di questo... Chi sono io per non essere d'accordo?"

In attesa di una app olfattiva, in chiusura offro l'immagine della Regina del Giardino:


il profumo potete solo immaginarlo; ma in questo caso la seppur splendida componente visiva non era la migliore dell'insieme. Credetemi.

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