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lunedì 3 aprile 2017

Madre de Dios!

"Regina Maya

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Maya (Devdaha, ... – Kapilavastu566 a.C.) è stata un regina del Regno Shakya (nel nord dell'India e in Nepal) e la madre di Gautama Buddha.
Secondo la tradizione buddhistaMaya o Regina Maya è la madre naturale di Siddhārtha Gautama, in seguito chiamato il Buddha, e moglie del re Suddhodana del regno di Kapilavastu.

[...]

Analogie e differenze con la nascita di Gesù

Alcuni autori hanno effettuato un confronto tra le storie sulla nascita di Buddha e quelle sulla nascita di Gesù. Tra le analogie, vi sono interventi divini in occasione del concepimento, eventi straordinari e nascita del bambino durante un viaggio. Vi sono però alcune differenze importanti. Il Vangelo secondo Matteo e il Vangelo secondo Luca riportano che al momento del concepimento i genitori di Gesù erano fidanzati, non vivevano ancora insieme e Maria era ancora vergine, mentre il Canone Pali riporta che al momento del concepimento i genitori di Buddha erano sposati da molti anni e non dice che Maya fosse vergine. Inoltre, Maya è morta dopo la nascita del figlio, Maria no. Gli autori si sono chiesti se le storie buddiste, essendo anteriori, possono avere influenzato quelle cristiane. Zacharias Thundy ritiene che non ci sono evidenze storiche che comprovino tale influenza, tuttavia a suo parere non si può escludere che la tradizione buddista potrebbe essere stata una delle fonti delle storie cristiane[3]. Paula Fredriksen è di parere contrario ed afferma che nessuno studioso serio inquadra Gesù al di fuori del contesto del giudaismo palestinese del I secolo d.C.[4]. Anche Paul Eddy e Gregory Boyd ritengono poco plausibile che i giudei monoteisti del I secolo d.C. possano essere stati aperti all'influsso di storie pagane[5]."
(https://it.wikipedia.org/wiki/Regina_Maya)

Che gli studiosi ritengano plausibile o meno la storia dei due personaggi simbolici al centro dei due culti, una cosa è ovvia per tutti noi, ovvero l'assonanza dei nomi delle loro madri. O matrici. 
Creatrici di materia
Che sono "Maya" e "Maria",
Wiki Eng ci ricorda ancora che: "Māyā significa "illusione" in Sanscrito." (Trad. mia) 

La drammatica, oscura, e direi sinistra "parodia del culto solare" cristiana per il resto sembra aver poco da spartire con il culto "solare" (tra virgolette) e brillante del Risvegliato, o finanche 'illuminato' principe Indiano; eppure la loro Origine Logica è la stessa, separata solo da una "R".

In India, dove sarebbe nato il "Buddha storico", o principe Gautama, e che oggi è tra i più grandi esportatori di carne bovina al mondo, la vacca è "sacra"; tradizionalmente parlando. E questo, mi pare, dice molto in merito alle tradizioni in un contesto "globale". Ma anche sulla realtà chimica dello Arachidoilglicerolo, o AG-2, l'endocannabinoide che si trova nel latte materno e vaccino; ed è anche "presente a livelli relativamente alti nel sistema nervoso centrale; è la più abbondante specie molecolare di monoacilglicerolo rinvenuta nei cervelli di topi e ratti.
(https://en.wikipedia.org/wiki/2-Arachidonoylglycerol - Trad. mia)

Perché la scienza umana è uno zoo.
E la parola "Maria" contiene "aria".


A proposito del sanscrito, leggiamo sempre su Wikipedia English:

"Sir William Jones fu uno dei filologi più influenti della sua epoca. Alla Asiatic Society di Calcutta il 2 Febbraio 1786 disse:
La lingua Sanscrita, quale che sia la sua antichità, è una struttura meravigliosa; più perfetta del Greco, più copiosa del Latino, e più squisitamente raffinata di entrambe, con le quali pure presenta una forte affinità, sia nelle radici verbali che nelle forme grammaticali, che potrebbero essere state prodotte accidentalmente; tanto forte, invero, che nessun filologo potrebbe esaminarle tutte e tre, senza credere che esse siano originate da una fonte comune, la quale, forse, non esiste più.[65]" (Trad. mia)

Interessante anche quel "forse", espresso da una autorità tanto eminente.

L'archè, è l'archè. Non c'è davvero "altro".

Siamo "drogati" da principio con il principio attivo presente nella pianta della canapa, e per il quale possediamo due tipi di recettori (CB1 e CB2), più un terzo non ancora confermato dagli esperti. Leggiamo su Wiki Italia:

"I recettori CB1 si trovano principalmente nell'encefalo, in particolare nei gangli basaliglobus pallidus e substantia nigra e, in misura minore, nel cervelletto, nell'ippocampo, nel nucleo caudato, nel putamen, nell'ipotalamo e nell'amigdala. Sono stati inoltre individuati, ma con minore densità, anche nei polmoni, nel fegato, nei reni e nelle cellule dell'apparato riproduttivo sia maschile che femminile. I recettori CB1 sono invece assenti nel midollo allungato, la parte del sistema nervoso che presiede al controllo delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. La stimolazione dei recettori CB1 rende conto degli effetti euforizzanti dei cannabinoidi ma anche della loro azione antiemetica, antiossidante, ipotensiva, immunosoppressiva, antinfiammatoria, analgesica, antispastica e stimolante dell'appetito.

Quindi, fra i tanti effetti dei cannabinoidi ci sono la stimolazione dell'appetito, e l'inibizione del rigetto, o antiemetico. Un cibo che stimola la fame, e impedisce nel contempo di rigettarlo, è qualcosa di diabolicamente efficace
Ma è anche un analgesico, per cui il bambino sazio non ha reazioni avverse, non prova dolore, per gli eventuali spasmi intestinali, e si addormenta col sorriso beato, come il Buddha.
Perché "l'ignoranza è Buddha".
Per un altro gioco-di-parole, la pianta della cannabis in Spagnolo (Messicano) fu ri-battezzata "Maria Juana", o "marijuana", e anche in Italia qualcuno chiama l'infiorescenza di cannabis "Maria".

Un'altra lettera separa "Maya", l'illusione, dall'Italiano Magia:
"potere soprannaturale che permette di compiere azioni normalmente impossibili" (Wikizionario)

Conosciamo già la lettera:


E chiediamoci ancora perché un sistema tanto Geometrico come quello Massonico esprima un pensiero apparentemente astratto come il seguente:

“La magia è come la matematica, è precisione senza errore e la scienza assoluta della natura e delle sue leggi."

Ma questo è un interrogativo al quale siamo ancora tentati di rispondere con l'indagine del palcoscenico terreno, del trucco basilare, come le botole e gli specchi del prestigiatore; in realtà esso contiene in sé una risposta sconcertante, quanto matematicamente esatta. 
Quella che leggiamo qui sopra, definita "Masonic statement".
 Ovvero: "dichiarazione, affermazione, espressione, asserzione, annuncio, comunicazione, rivelazione, divulgazione, recitazione, articolazione, proclamazione, spiegazione, esposizione, promulgazione, testimonianza, evidenza, rapporto, bollettino, comunicato" (fonte: Google) Massonico. Siete liberi di scegliere la parola giusta in questo caso, come in un gioco enigmistico.
La magia è "come la matematica", perché tutto è matematica, e quindi è magico.

Chi conosce il principio della geo-metria frattale, ovvero divisa, conosce il Grande Disegno per come lo possiamo esperire nella manifestazione materiale di ogni forma in "natura".
Le infinite emanazioni dell'Uno.

Mentre noi cerchiamo la botola e lo specchio nascosto, per "svelare" il "trucco" di Māyā, ne facciamo parte, perché non possiamo trovarlo altrove, che non sia il suo stesso palcoscenico, e durante la nostra rappresentazione di Lila, la replica quotidiana del Tutto, per tutti noi. Ne facciamo parte, perché ogni "persona" (Lat. maschera) ha la sua parte nella recita.

La "dichiarazione" Massonica sottintende la conoscenza esoterica originale, primordiale, non-divisa, Unica, che è la conoscenza del Sé.
Che nel nostro linguaggio volgare ha perso il suo accento, è divenuto un "Se".
Qualcuno è "Pieno di sé", ma per tutti gli altri è pieno di "se".

Il mio pranzo di oggi:


Lattughino dell'orto, Tarassaco e un ciuffo di Silene

Mi domando come rinunciare a tanta bontà, quando l'ho scoperta negli alimenti più semplici, nelle erbe "spontanee" e addirittura "infestanti", che spuntano rigogliose dappertutto.
Ma nel frattempo le memorie oniriche rivelano la realtà del loro unico significato, che è solo quello dato dalla loro originale incomprensibilità, ri-conosciuto nelle esperienze vissute nel "futuro" che vivo Qui e Ora; e questa ipotesi del cibo come alimento dell'Illusione umana. aspetta solo la conferma altrettanto illusoria della mia azione decisiva, che immagino si possa definire 'karma'.
Per il momento, assaporo ogni boccone di primavera come se fosse l'ultimo.
E osservo.

Ho sognato di tutto questo, e al risveglio non aveva alcun senso, perché non conoscevo il significato delle immagini che vedevo; e non ha avuto un senso per anni, fino a che non si è rivelato attraverso la parola-chiave del caso: cibo. Cosa ho mai sognato, sul cibo? Tutto quello che era possibile sognare, per me; e ne ho le prove scritte. Che sono valide soltanto per me.
Ma potrebbero interessare chiunque.

Un simpatico sipario finale, tratto dal video della canzone "I love L.A." del cantante e compositore "ebreo-americano" Randy Newman:


"che sia ben chiaro"

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