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domenica 17 aprile 2016

Sulla normalità dell'artificio architettonico

Questo mondo tri/quadri-dimensionale è una manifestazione fisica frattale, ma è in-scritto completamente all'interno della Logosfera Cattolica; mentre il numero rappresenta il valore Assoluto, unico e invariabile, la lettera è uno strumento che si presta a definire il pensiero logico in ogni sua possibile differenziazione, comprese inevitabilmente quelle che non corrispondono ad alcun valore reale. L'esempio più valido è La Questione Più Fondamentale trattata in questo blog, dove la Menzogna più enorme mai concepita da mente umana (?) oggi corrisponde a "verità" universalmente accettata, e all'estremo paradosso del dogma scientifico moderno noto come "Sistema Eliocentrico". L'unica Vera Scienza Esatta è la matematica, la quale nella sua applicazione geo-metrica in senso stretto, riferita cioè alla misurazione della Terra, smentisce in ogni suo punto la teoria eliocentrica, la supposta forma della Terra e ognuno dei suoi presunti moti; nella logosfera Italica, durante questa interminabile Era Volgare, la nostra Questione Più Fondamentale va osservata anche dal punto di vista linguistico per comprendere il genio diabolico di chi elevò il Caos al di sopra dell'Ordine "Cosmico", con l'àire della Grande, Grande Palla di Terra:

http://etimo.it/?cmd=id&id=11707&md=f4bf737451d1227ff218cad645b878b1

La norma che condivide la radice stessa della "cognoscentia" secondo il Pianigiani, era in origine la SQUADRA

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4b/Square_and_compasses2.JPG/800px-Square_and_compasses2.JPG

 e passò a definire in senso figurato la "regola", è lo strumento simbolico che definisce la normalità; da qui il significato della "rettitudine", del "seguire la retta via", etc., etc. 

Per giusta o sbagliata che si possa intendere, la "regola" generale che definisce la norma e di conseguenza la normalità è fondata sul principio ineffabile della matematica. 
Ancora una volta, Wikipedia docet:



E una volta stabilito cosa è normale, vediamo il concetto della perpendicolarità che viene applicato al "vettore tridimensionale":


(cliccare per ingrandire)

Se la perpendicolarità, relativa alla pesenza di un angolo retto, è la qualità che definisce la normalità nella dimensione "universale" (non soltanto cattolica) ovvero geometrica e quindi matematica di questo mondo, sappiamo per certo che sulla superficie di un corpo sferico -non geodico-oblato-peroidale come quello descritto dall'astronomia multimediale, ma perfettamente circolare, come quello "fotografato" (tra virgolette) dalla NASA- non esiste alcuna possibilità che si possa mai misurare un angolo retto:

Per questo motivo oggi , nel nostro mondo-di-parole, non c'è nulla che si possa propriamente definire "normale", da che la faccia della terra è popolata di genti che la credono esser quella di una sfera, per cui nella loro mente ogni punto della superficie terrestre è diseguale rispetto ad ogni altro, e di conseguenza la possibilità che qualcosa sia normale su una tale superficie è scongiurata in partenza, e per sempre.

Soltanto quando l'umanità avrà riacquistato il senno che è necessario per comprendere la realtà propria e dell'ambiente in cui vive, al Piano Terreno, si potrà semmai parlare di una normalità che attualmente, come si è visto, è stata soppressa a livello globale da chi utilizza il simbolo stesso della norma -o squadra- come regola di questo mondo; soltanto quando la presunta "conoscenza" dell'uomo corrisponderà di nuovo alla realtà naturale esperita in fondo ai cieli, attraverso i suoi sensi e la sua intuizione istintiva, per cui la nozione certa della superficie piana e stazionaria del mondo sarà ri-conosciuta da tutti, immediatamente e indubbiamente, come la nostra stessa realtà terrestre, o terrena, allora ciò che è definito normale nel mondo geo-metrico troverà una base d'appoggio nella normalità della psiche umana; la quale purtroppo è ancora l'unica a poter riconoscere il valore di simili significati assoluti, esprimibili solo numericamente, ma nondimeno insiste nel confondere lo "uno" con "dio", e come per le presunte "verità" dei testi sacri presso questo e quel popolo accetta il valore di ciò che trova scritto sulla carta come fosse oro colato, mentre questo non vale per le molte pagine dei testamenti giudaici, così come per la carta moneta attuale.

Il "cosmo" di oggi, per come è stato dipinto nelle menti dell'utenza scientifica dalla "rivoluzione copernicana" in avanti, rappresenta il contrario del concetto originale dello "ordine naturale", con le sue innumeri, gigantesche Palle Planetarie le quali, osservate nell'insieme, appaiono come semplice "pulviscolo cosmico" vorticante nell'infinito vuoto di un buio spazio teorico; questo è il tipo di "uni-verso" racchiuso dalla logosfera cattolica, laddove la idea (dal verbo Gr. per "vedere")  del cosmo è ormai assimilata in modo irreparabile a questo concetto affatto incredibile, ridicolo, ma non di meno accettato da tutti in massa, e che infine è paragonabile solo a quello diametralmente opposto, del caos. Una volta ri-conosciuta la realtà originaria di questo nostro mondo-di-parole, possiamo solo constatare gli effetti di questo "riflesso speculare della verità" nella condizione sociale, politica, culturale e filosofica del XXI Secolo, in cui il governatore corrotto continua ad arricchirsi mentre il popolo continua ad impoverire, anche culturalmente, intellettualmente e mentalmente; al punto che, come si vede spesso oggi nel contesto social-telematico, l'utenza moderna è in grado di riconoscere nel dettaglio lo stato miserabondo della propria schiavitù  totale, le sue cause primarie, tutti i suoi strumenti e i suoi singoli responsabili, per nome e cognome, senza per questo poter fare altro che languire, sopportando in silenzio il sacrificio della propria libertà mentale e fisica, e godendo immensamente della propria "libertà costituzionale" con cui può dimostrare senza restrizioni di sorta lo scontento generale e multi-generazionale. Questo è il proverbiale "mezzo gaudio", la illusione della scelta, arma di difesa infallibile della demokrazia che permette al consorzio di giacere inerte nel "male comune" che rappresenta la regola generale, e quindi la moderna forma di normalità artificiale disegnata con precisione matematica dal Grande Architetto.


L'unica vera rivoluzione possibile oggi è una anti-rivoluzione, ovvero il ritorno alla stabilità, alla medesima condizione stazionaria e inamovibile che è propria della Terra stessa; macro-cosmo e micro-cosmo sono stati entrambi proiettati nella infinita vacuità della scienza moderna, come vuoti riflessi l'uno dell'altro, nelle repliche quotidiane di tante generazioni acciecate dalla propria falsa conoscenza, e destinate a vagabondare nel nulla per secoli, assieme alle Grandi Palle Astronomiche; non possiamo sperare di divenire "stelle", dopo il nostro soggiorno terreno, ma come quelle possiamo tutti rappresentare delle fonti di luce, più o meno fisse, più o meno vaganti, seguendo la nostra inclinazione naturale. Perchè ufficialmente, l'unico possibile portatore di luce in questo mondo-di-parole (WOR-L-D) è sempre e soltanto colui il quale porta questo stesso nome nella nostra logosfera, ovvero quello di Lucifero.

Da Wikipedia English:

Il gruppo Musulmano Mission Islam afferma nel suo sito web che, secondo una interpretazione di Knight, "I frammassoni adorano segretamente un Dio-Diavolo, conosciuto come JAHBULON".

Come del resto afferma l'autore di questo interessante libro, disponbile qui (al momento) in versione pdf:


e per inciso, questo è Jahbulon, lemma che compare in sole quattro lingue su Wikipedia:


tra cui non c'è quella Italiana! Ahinoi!

Ma pensate, che cosa incredibile sarebbe, un "Dio-Diavolo"... Che concetto completamente assurdo, inspiegabile e del tutto incomprensibile per tutti noi, poveri cittadini alfabetizzati, utenti scientifici e letterari, ammaestrati a dovere fin dalla più tenera età a credere in dio, nel diavolo, e in tutte le Grandi Palle universali. E' questo un ideale talmente astruso che se mai disgraziatamente assumesse una forma fisica essa sarebbe simile a quella dipinta dall'artista sulla copertina del libro qui sopra; intitolato "GLI ARCHITETTI DELLA MENZOGNA"; che tratta della Massoneria.

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