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lunedì 15 febbraio 2016

Cinema Globale

Come ho già confessato al lettore di VerOrizzonte, la gran parte degli articoli da me pubblicati in passato sono recensioni cinematografiche, da che la mia "passione" per il cinema è sicuramente la mia più longeva e anche la più morbosa, trattandosi di fatto dell'interesse per una realtà industriale che è una delle più efficaci armi di distrazione di massa, assieme alla TV e ai videogames, che al contrario disdegno ormai da tempo. In ogni  caso, come ho già avuto modo di osservare anche in questa sede, questa sorta di manìa che si è sviluppata assieme alla fascinazione del falso, e che oggi mi vede curatore di questo blog dedicato alla Questione Più Fondamentale e alle Grandi Palle Universali, mi ha permesso anche di accrescere le mie capacità di osservazione nel corso del tempo, non soltanto nei confronti della "farsa" che tutti noi, in qualità di persone (lo ripeto ancora una volta, questo termine deriva dall'antico nome dato alla maschera teatrale già ai tempi dei Fenici) siamo bene o male costretti a interpretare in fondo ai cieli, e alle più profonde e interessanti riflessioni riguardanti il concetto Induista del Līlā, ma anche sulle origini dell'industria cinematografica stessa, che inevitabilmente condivide le medesime radici del fantomatico "sistema", e a questo proposito l'analisi più interessante delle produzioni cinematografiche è quella che porta a 'rivelare' il paradosso generale per cui mentre allo strumento di controllo massivo al quale la "utenza globale" presta maggiormente fede, la tele-visione (lett. visione a distanza, opposta alla visione diretta, ravvicinata e immediata) viene destinato l'ingrato compito di propagandare quante più falsità possibili, che spaziano dalla bontà del prosciutto --che è in effetti la gamba di una creatura innocente, e provoca le peggiori malattie immaginabili in chi lo consuma, ma è tanto, tanto buono-- fino al discorso del premier di turno, accettati indistintamente come paradossali 'verità' dall'Utenza, al contrario talvolta è proprio attraverso la sfera 'fantastica' della cinematografia che la Produzione (con la P maiuscola) elargisce i suoi messaggi diretti al pubblico ignaro, contenenti brani di una realtà altrimenti inaccessibile, e talvolta inimmaginabile per i più, secondo una mentalità incorreggibile che non si può definire altrimenti se non con il termine chutzpah

Inevitabilmente, a partire dalla rivelazione di questa 'verità occulta' che è il minimo comune denominatore del cinema e di Hollywood in particolare, la mia "passione" è scemata nel corso degli anni, permettendomi nel contempo di indagare tali messaggi che talvolta sono velati, criptici e sfuggenti (basti pensare al "caso" Kubrick), mentre in altri casi sono evidenti, volgari e abbastanza arroganti da non meritarsi nemmeno il suddetto aggettivo, che purtroppo però spetta loro di diritto, e anzi è tanto più meritato quanto più è sfacciato, data l'inevitabile origine degli sponsors che in questo settore si possono propriamente definire produttori; non voglio dilungarmi oltre, dopo tanto tempo sprecato a descrivere simili prodotti dell'industria dell'intrattenimento, ma su consiglio di un 'flat earther' (o Earth flatter) "americano" ho voluto vedere quest'oggi l'ultimo episodio della serie 007, a titolo Spectre (2015) firmato dal regista del precedente -mediocre- Skyfall, e interpretato dal sempre agile Daniel Craig. Come predetto dal suggeritore di turno, il film mette sotto il naso dello spettatore la realtà del controllo globale (SIC!) che quando non è il soggetto di una trama per un film con James Bond è facilmente etichettata come 'teoria del complotto', e sistematicamente accantonata come tale dalla maggioranza, secondo il disegno originale, che funziona sempre perfettamente grazie alla complicità di miliardi di individui tele-vedenti, indifferenti, ignoranti e in gran parte anche consumatori di prosciutto. Tra le altre cose.

Per il lettore di VerOrizzonte ho collezionati questi fermo-immagine del film, provvisti di sottotitoli che confermano le previsioni del mio 'informatore anonimo', e possono dare al lettore un'idea della situazione che interessa virtualmente tutti noi Qui e Ora, nella videosfera più o meno "social" e più o meno specializzata delle nostre attività telematiche; non sono indizi particolarmente enigmatici, ma nemmeno troppo spudorati, direi anzi che in questo caso i sei (6) sceneggiatori dicono pane al pane, senza ovviamente menzionare il fatto che glutine e sinonimo di intossicazione cronica, e come vuole la tradizione preferiscono il Martini al vino.
In generale, quindi, ancora una volta si addice perfettamente l'aggettivo universalmente valido per il mondo del cinema, che è appunto quello di "chutzpah".

Un indizio fondamentale per il novello 'teorico del complotto' è l'anello, il segno distintivo del cattivo di turno che, come si scoprirà poi, hanno portato al dito tutti i precedenti cattivi


Forse ne abbiamo visto qualcuno anche noi, magari anche in questo stesso blog, ma certamente non aveva un aspetto così cattivo come questo


Solo un individuo veramente cattivo potrebbe portare un anello simile. 

Questi invece NON sono anelli da cattivi... (Foto NYTimes.com)

La trama di Spectre si basa sull'avanzata inesorabile del controllo elettronico, il quale rende obsoleti i buoni vecchi sistemi dell'intelligence Britannica, e anzi globale, per cui gli assassini prezzolati ma gentiluomini come il nostro James (Bond) rischiano di esser mandati in pensione malgrado siano apparentemente ancora molto attivi (almeno sotto certi aspetti, che non stiamo a ricordare qui); osserviamo i termini con cui viene descritto il processo in questa scena:


"Stiamo per portare l'intelligence Britannica fuori dall'Evo oscuro"


"Verso la luce" 

Questo ci ricorda qualcosa? Nel caso dello spettatore, sarà meglio che scelga con cura i termini per descrivere le proprie opinioni in proposito, per poi raccontarle agli amici al bar, perchè raramente le esprimerà in Yiddish, e ancor più raramente potrà essere considerato chutzpah...

Esiste forse una 'associazione segreta' di cattivoni che ha sedi in tutto il mondo, ma della quale in questo caso vediamo quella Italiana, a ROMA


(Che è sempre e soltanto il contrario di AMOR) e dove basta mostrare l'anello per provare la propria affiliazione


(come fa qui il vecchio volpone Jimmy Bond)

per poi essere inevitabilmente traditi e costretti a una fuga spettacolare da cui nessun comune mortale uscirebbe mai illeso e impeccabile, nella tradizione di 007? Certo che no, questa è pura fantasia. Come pure "Palazzo Cadenza" (a cui è stata tolta la particella nobiliare, De) il quale è in realtà Blenheim Palace a Woodstock, nello Oxfordshire, mentre i sontuosi interni sono quelli, riattati per l'occasione, del 007 stage nei famosi Pinewood Studios ad Iver Heath (Buckinghamshire)... per cui, Roma funge soltanto da location per gli esterni.


Invece lo MI6 esiste realmente, e il suo nome "ufficiale" è SIS (Secret Intelligence Service)... strano come basterebbe aggiungere una "I" iniziale...


"Non c'è una persona all'MI6 che non ne stia parlando."
(appunto)

Il termine "globale" ricorre spesso nei dialoghi del film; e che ci crediate o meno, si riferisce sempre e soltanto all'idea di una sfera che malgrado tutto qualcuno vorrebbe farci credere tutt'altro che teorica

"La cooperazione dell'intelligence globale cambia ogni cosa"
(sicuramente cambia qualcosa rispetto all'intelligence mondiale)

Tra i vari "indizi" che il malcapitato agente doppio 00 (che sta per "con licenza di uccidere") capta durante il meeting dei cattivoni globalisti, sentiamo qualcosa che potrebbe interessare anche noi, accidentalmente:


 "Abbiamo piazzate 160.000 femmine immigrate nel settore dello svago."


"Abbiamo adattate molte di esse (che non è riferito alle femmine di cui sopra =) a camere di compensazione per farmaci non approvati" 


"Il 34% dello H.I.V., e il 40% di tutti i farmaci oncologici"


"Il compimento dell'iniziativa di Sorveglianza Globale..."


"Renderà le nostre capacità seconde a nessuno..."

Il che porta infine la portavoce dei Cattivi Teutonici (guarda caso...) a pronunciare orgogliosamente la fatidica battuta:


"Stiamo vincendo."

Un altro soggetto 'scottante' è quello della nanotecnologia, dei fantomatici chips che permetterebbero un controllo totale e inevitabile di chiunque, in ogni angolo del mondo; anche l'eroe del film viene sottoposto a questo trattamento, quando gli viene iniettata -dal suo collega "Q"- una bella dose di microchips


"Microchips nel tuo flusso sanguigno"

che in questo caso ovviamente permetteranno la localizzazione "satellitare" del nostro, tanto da parte dei "buoni" quanto dei "cattivi"... come dice lo stesso James, "è solo una questione di prospettiva"...

Dei termini che sicuramente non si sono mai sentiti prima in un film del genere sono quelli utilizzati in questa scena, dove si dice


 "Di come il programma doppio-0 era obsoleto,"


 "di come i droni potrebbero fare tutto il nostro lavoro sporco all'estero"


"per decidere il Nuovo Ordine Mondiale"

Certamente il famigerato NWO è materia da teorici del complotto, mentre è accertata l'esistenza di droni che fanno un lavoro estremamente sporco in tutto il mondo -e non è di spiare le donne nude alla finestra- così come è certa l'esistenza di un "PROGRAMMA DOPPIO 0" (con licenza di uccidere) che non è affatto obsoleto, ma attivissimo anche in Italia, il quale segretamente miete migliaia di vittime ogni anno; questa non è una scena del film, purtroppo:


L'argomento "sicurezza" sembra interessare particolarmente gli Americani, che lo vogliano o meno; certamente il fatto che la incessante propaganda multimediale di un fantomatico "terrorismo" non meno impressionante di quello dei films sia mirata a ridurre al minimo le reali difese del cittadino, sì che esso tenda a "mettersi nelle mani" del governo per essere protetto da tutti i cattivoni del mondo, è qualcosa che dovrebbe preoccupare anche il pubblico Belpaesano; questo soggetto è "nascosto" nei dialoghi del film, in realtà chiarissimi a questo riguardo:


"Nei flussi combinati dell'intelligence di tutti gli stati membri"


"Più dati, più analisi,"


"Meno probabilità di attacchi terroristici."


"E' tempo che i servizi di sicurezza del mondo si uniscano."


"Da soli, siamo deboli" 
-- La scritta sul monitor recita "MESSAGGIO URGENTE IN ARRIVO"...

Ed ecco il MESSAGGIO, ma è quello che viene udito dal pubblico, e non letto sul monitor:


"Insieme, siamo una potenza GLOBALE."


"Una che non è stata eletta." conclude sconsolato Ralph Fiennes, nei panni del capo dello MI6, "M"

Eppure, è più o meno noto quale sia la vera origine di Facebook e di Google, ma come potremmo farne a meno...? Quando poi Bond chiede al redivivo (per poco) White, dove sia il "cattivo" egli risponde:


"E' dappertutto."


"E' seduto alla tua scrivania,"


"Sta baciando la tua amante, sta mangiando la cena con la tua famiglia!"

Alle sue spalle, di fatto, sta anche video-riprendendo la scena:


Quegli aggeggi infernali sono ormai dappertutto anche qui, e sorvegliano TUTTI noi. Per inciso, le corna di cervo in primo piano sono un antichissimo SIMBOLO DI POTERE, per cui ancora oggi qualche sadico psicopatico le tiene in casa come trofeo assieme a tutta la testa della creatura... certe cose non "capitano" MAI per caso sulla scena durante le riprese di un film.

Un ultimo aspetto che riguarda il "controllo" così detto, è quello delle sue origini:


"Buon Dio, il governo non potrebbe mai permettersi questo genere di struttura."


"No, sono stati perlopiù dei benefattori, del settore privato."


"Quando sarà online,"


"questo edificio sarà il più sofisticato"


"sistema di raccolta dati della storia."


"Il fantasma digitale del mondo, disponibile 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana."


(M) "E' come usate le informazioni che mi preoccupa,"


"E chi le usa."


"Questo è ciò che ci serve per mantenere al sicuro la gente."

La buona notizia è che infine, tanto per cambiare, 007 vince e il cattivone finisce in galera; quella cattiva è che questo è "soltanto un film", e anche se molte delle cose che racconta fanno parte della nostra realtà quotidiana di netizens, di "liberi cittadini" video-sorvegliati costantemente, e di utenti telefonici globali, i "cattivi" non finiranno MAI al fresco, perchè sono quelli che hanno costruite le prigioni, che hanno fatte le leggi e che continuano a mandare in galera soltanto chi non ha il magico anello con la piovra.. o magari con qualche altro simbolo meno stereotipico... Chissà...

Per la cronaca, come se tutto ciò non bastasse, Spectre è anche uno degli 007 meno riusciti della serie, con un "villain" sempre assai poco convincente in quanto tale come Christophe Waltz e due delle Bond Girls meno seducenti in assoluto, anche se la Monica Gallucci ..pardon, Bellucci, dovrebbe fare buon brodo, la sua giovane collega Francese Léa Seydoux -che ci aveva offerta una grande prova d'attrice ne La Vie d'Adèle- qui è completamente fuori parte.

Per risollevare l'umore del mio lettore, che a questo punto sarà demoralizzato dalla paradossale realtà illustrata in un film del tutto incredibile come questo, concludo con le battute che riassumono lo spirito più che cinico, chiaramente chutzpah, e inevitabilmente antireligioso (ma anche anti-umano) incarnato nell'"eroe" di Fleming:


"Perchè, data ogni possibile altra opzione,"


 "un uomo sceglie la vita di un assassino prezzolato?"


"Beh, era quella, o il sacerdozio."

Non è una scelta facile. Alla fine, uccidere i "cattivi" a sangue freddo dev'essere più divertente che celebrare una messa. O quantomeno, come si è già detto, l'opzione del Martini è più efficace di quella del vino...
E' sempre una questione di prospettiva.


Post Scriptum: (23.05.16)

La tecnologia fa passi da gigante:


"Lenti a contatto con macchina fotografica incorportata da Samsung"
(l'articolo completo su planetscitech.com)

Se questa tecnologia è disponibile per i civili nel 2016, ci sono buone probabilità che fosse già utilizzata dai militari -per scopi non-civili- almeno nel 1986, e che le stesse micro-lenti che domani saranno immesse sul mercato fossero già parte del kit per osservare da vicino l'Utenza Elettronica un decennio prima della diffusione di quei dispositivi che oggi sono presenti nelle case -e nelle tasche- di tutti... Ancora la gente teme di essere costretta un giorno ad avere un chip innestato sotto la pelle, e nel frattempo chiunque si è dotato volontariamente del suo dispositivo di controllo personale, che non manca mai di portarsi appresso in ogni occasione... Perchè certe cose erano fantascienza solo il mese scorso, cioè prima che venissero presentate al mondo come "prototipi"; che invece potrebbero esser state collaudate per decenni prima della loro "rivelazione" al pubblico è un'ipotesi che potrebbe essere trascurata dall'Utenza Globale. La quale dovrebbe aver già abbastanza problemi a rimanere in piedi, su una superficie che si muove alla media di 1000 km orari.

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