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sabato 30 gennaio 2016

Panoramica Virtuale

Ieri 29.01.2016 (data da segnare sul mio calendario =) VerOrizzonte ha sfondato il fatidico tetto delle 100 visualizazioni quotidiane, come dimostra il grafico di Blogger:



La cosa mi rende felice, ma nel frattempo mi è parso di capire che anche tra i geocentristi dell'ultima ora le cose non siano abbastanza chiare quanto dovrebbero essere, nemmeno per INIZIARE a comprendere la realtà cosmologica che riguarda gli abitanti di questo Piano al suo livello più basilare o, come si usa dire dalle nostre parti, "Terra-Terra"; sarà quindi opportuno rivedere alcuni dei punti fondamentali a partire dalla nostra posizione che, ormai da decenni, tendo a ribadire in ogni contesto possibile, è quella "in fondo al cielo":

- "cosmo" deriva dall'antico termine Greco "kosmos" (κόσμος) per definire "l'ordine naturale delle cose", opposto al "caos", il disordine; soltanto in tempi  storicamente recenti esso è stato posto ad indicare la posizione degli 'astri' e dei presunti 'pianeti' (ovvero, girovaghi) nei cieli, e quindi in generale tutto il così detto "spazio" (o "continuum spaziotemporale"); pertanto, ri/conoscendo il fatto che lo 'spazio esterno' -ovvero, posto al di fuori del 'modello geocentrico', perlopiù ignoto alle masse dell'utenza scientifica moderna- è una mera invenzione dell'astronomia, la cui apoteosi consiste delle stesse "agenzie spaziali" e delle loro costosissime "missioni" prodotte con modelli in scala ed effetti speciali cinematografici, lo stesso termine 'cosmo" per com'è comunemente inteso oggi è tanto vuoto quanto il presunto 'spazio' che è stato dipinto nel corso degli ultimi secoli come sede di gigantesche palle e palloni d'ogni colore, consistenza, dimensione e distanza, una situazione ulteriormente aggravata dalle inevitabili 'teorie' conseguenti, che riguardano i possibili abitanti di altre "sfere rotolanti", posti in una illusoria posizione non meno imbarazzante di quella dei terricoli coevi; purtroppo nel mondo-di-parole in cui siamo costretti, la Logosfera Cattolica, questa realtà corrisponde altresì alla perdita effettiva del significato originale del termine e pertanto all'assenza di un ordine naturale al suo interno, il che equivale esattamente alla nostra condizione attuale, dominata prevalentemente dal caos;

Cosmologia Buddhista, i 4 continenti e il Monte Meru al Centro -- fonte http://huayanzang.blogspot.it

-NON conosciamo l'effettiva forma della "Terra", per piatta che sia, e dalle fonti che risalgono all'alba dei tempi, e si interrompono bruscamente con la "rivoluzione copernicana", abbiamo la possibilità di decidere in assoluta libertà tra le seguenti IPOTESI:
1) che sia discoidale (come ad es. nella cosmologia degli Inuit) ma tale figura potrebbe riferirsi soltanto al limite degli oceani circondati dalle mura di ghiacci eterni, ri-definiti come "Antartide" solo alla fine dell'800 (!);
2) che sia s/quadrata, come si può soltanto SUPPORRE dall'esistenza di "quattro angoli della Terra" e/o quattro "pilastri" di antichissima memoria;
3) che sia un "piano infinito", poichè di fatto l'unica testimonianza proveniente dall'unico caso noto di un "esploratore" avventuratosi oltre l'invalicabile CIRCOLO polare antartico -il famoso Ammiraglio Richard E. Byrd- menziona "altri due continenti" avvistati in volo; purtroppo, come ben sappiamo, Byrd non era soltanto un esploratore, ma anche e soprattutto un MILITARE, e questo rende la sua testimonianza tanto interessante quanto estremamente ambigua;

Antica cosmologia Ebraica, con dei pilastri a sostegno del piano terrestre e un oceano sovrastante il firmamento celeste Fonte: www.webpages.uidaho.edu
-NON sappiamo cosa ci sia oltre il "firmamento", o "volta celeste", nè tantomeno quale sia esattamente la forma di questo "soffitto" che ricordiamo tra l'altro descritto nell'Odissea come "il cielo di ferro", e che come leggiamo nell'A.T. così come nel Corano fu "dispiegato" dal creatore; secondo l'antica cosmologia ebraica, riportata anche nella Torah, o "Pentateuco", in svariati versetti criptici (come tutto il resto), la terra fu FONDATA dal creatore tra I DUE ABISSI d'acqua, e vediamo questo concetto ripetuto nell'episodio del Diluvio in cui le "cataratte del cielo" furono aperte, e le "acque al di sopra" si riversarono sulla Terra; i moderni geocentristi che hanno approfondita questa ricerca nel corso dei decenni sono perlopiù concordi nello stabilire l'altezza media di questa "volta" -quale che sia la sua forma- a circa 5.000 kilometri (3.100 miglia ca.) d'altezza, che è inevitabilmente la stessa presunta distanza del "sole", della "luna" (le due "fonti di luce" di biblica memoria) e probabilmente di ogni altro così detto "astro", ma mentre la triangolazione delle "luminarie" principali ha ripetutamente confermata questa distanza con una precisione che è lecito definire matematica, è vieppiù impossibile stabilire se le "luci" minori siano poste sullo stesso piano, oppure invece ALL'INTERNO della così detta "volta" (quale che sia il suo spessore) o se invece si estendano oltre, nell'"abisso"; è interessante comunque notare che secondo gli Inuit esse sono semplicemente "buchi nel cielo" 


A proposito di "ebrei" e di "controllo mentale nei mass-media", nel recente episodio della serie The Simpsons (di un tale Matt Groening) Fland Canyon Dio in Persona forma la costellazione del Grande Carro bucando il cielo con un fucile. Nel film The Simpsons Movie (2007) la città di Springfield viene rinchiusa "in un'enorme cupola di vetro trasparente"...  Indizi di una "conoscenza proibita", o semplici coincidenze?


Riconoscete il gesto?

-al contrario, SAPPIAMO che tutte le "missioni spaziali" così dette sono artefatti e che ogni "prova" cine-fotografica è sempre stata prodotta interamente sulla Terra con gli stessi trucchi cinematografici e gli effetti visuali utilizzati dalle majors di Hollywood, con il supporto di riprese fatte da aerei ad altissima quota; se ne evince pertanto che NON esista nulla di simile ad uno "spazio esterno", e che nessuno sia MAI stato in grado di superare i fatidici 5.000 kilometri, mentre che il concetto stesso dello "spazio esterno" ci risulti tanto credibile è conseguenza del fatto che ognuno di noi può vedere con i propri occhi la volta celeste oscurata ogni notte, la quale rende la Idea -appunto, dal verbo Greco per "vedere"- di un immenso "vuoto" sopra le nostre teste, a prescindere da ciò che essa può contenere, o in cui può esser contenuta; di fatto, il time-lapse dei cieli notturni ripresi in qualunque angolo del mondo ri-conferma puntualmente la realtà di questo "soffitto" rotante, costellato di luci fisse che si muovono tutte contemporaneamente e tutte nello stesso senso attorno ad un punto centrale, la stella Polaris, posta quasi-esattamente al di sopra del Polo Nord terrestre; una cosa certa in questo caso è che se la Terra girasse su un asse inclinato attorno ad un Sole distante 93 milioni di miglia in un Sistema Solare "sparato" attorno alla Via Lattea, Polaris e tutte le altre costellazioni visibili non comparirebbero allo stesso posto ogni notte da che mondo è mondo; e presumo che, se come il blogger anche il lettore avesse un punto di riferimento costante, fisso e preciso, come il "Grande Carro" (Ursa Major) che vedo perfettamente sopra di me non appena esco sul terrazzo, ogni notte serena dal 1982 a oggi, tutte le speculazioni di astronomi e agenzie spaziali alla stessa stregua non richiederebbero poi tanto tempo, o grandi sforzi mentali, per apparire tutte immediatamente per ciò che sono, ovvero baggianate che di "astronomico" hanno soltanto le loro dimensioni;

http://www.nasa.gov/sites/default/files/gpm.jpg

-i "satelliti" che nessuno MAI oltre le stesse "agenzie spaziali" ha fotografati nella loro presunta orbita attorno alla Grande Palla --Mr. Dubay docet-- forniscono gli stessi servizi e trasmettono gli stessi segnali radio/televisivi e di posizionamento a distanza che fornivano ben prima di essere inventati dall'autore di fantascienza (e Massone del 33mo grado) Artuhur C. Clarke negli anni '60, attraverso antenne paraboliche e ripetitori a terra che nel frattempo si sono moltiplicati esponenzialmente in ogni angolo del mondo; 
così come tutti i grandi missili -con o senza un presunto equipaggio- sparati in una curva parabolica verso gli oceani, i "satelliti" sono invenzioni estremamente costose che giustificano il budget annuale ultra-miliardario della NASA e delle varie "agenzie spaziali" incaricate della loro costruzione, ma non esiste una singola immagine fotografica --e non foto-realistica!-- che li ritragga nella loro presunta orbita "geostazionaria", e del resto sono comunque troppo piccoli per essere visibili da Terra anche con il più potente telescopio in commercio; come per i presunti "pianeti", l'unica "prova" visuale possibile della loro esistenza è quella che potrebbero, e anzi possono fornire i Super-Mega-Ultra-Telescopi della NASA, del Vaticano e di qualche Università, che come si è già detto potrebbero ugualmente mostrarci il Pluto di Disney anzichè Plutone, senza per questo rendere l'esperienza dell' osservatore (pagante) meno eccitante e soddisfacente del previsto

Quelle brevemente riassunte qui sopra sono le nozioni elementari più fondamentali indispensabili per condurre ogni ulteriore ricerca sulla realtà del Piano-Terra che abitiamo Qui e Ora; infatti IMMAGINARE che possa esistere un piano terrestre, per quanto livellato e affatto privo di curvature di sorta, ma circondato dal medesimo scenario fantascientifico dipinto nel corso dei secoli dagli eliocentristi, è tanto più ridicolo quanto più si approssima alle infinite teorie prive di alcun fondamento generosamente elargite al pubblico dalla élite scientifica mondiale; va sempre tenuto a mente che in questo mondo-di-parole, per come io definisco la Logosfera Cattolica, in cui tutto non è apparentemente altro che un gioco-di-parole ("In principio era il LOGOS") sono le Università a "insegnare" l'Universo alle masse tele-vedenti, disposte ad ACCETTARE, con la stessa cieca fede riposta nella religione, le loro impossibili e incredibili 'verità' come paradossali Dogmi scientifici, mentre la vera Scienza continua ad essere soltanto sinonimo di conoscenza, che equivale ad una costante, interminabile RICERCA, e pertanto ad una continua e infinita SCOPERTA.

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