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mercoledì 23 dicembre 2015

Sulla gravità della situazione terrestre

Quando avevo "recensito" Gravity, il film con Sandra Bullock e George Clooney, nel 2013, non sospettavo nemmeno che in breve mi sarei accorto di come simili scene, già realizzate analogicamente nel 1969 da Kubrick &C. per il film 2001: a space odissey, sono proprio le stesse che ci mostrano in TV colla pretesa che provengano da uno "spazio" reale, e non completamente virtuale come di fatto è;
ad esempio questa immagine, un fotogramma del film con la Grande Palla di sfondo, è realistica:


ma se invece della didascalia "Warner Bros." ci mettiamo "Image: Nasa" essa diventa immediatamente vera

Questa è in effetti la reale differenza tra le immagini dallo "spazio" e quelle generate da un computer, o costruite in uno studio di posa, ovvero il presupposto che la più famosa agenzia spaziale non si sognerebbe mai di diffondere fotografie come quella qui sopra, perfetta nel più minimo dettaglio ma completamente artefatta; e quindi come per ogni altra cosa è quello che si crede vero, ciò che siamo disposti ad accettare come tale, che infine per noi diviene la realtà; il caso della Grande Palla è calzante, e abbastanza enorme da rendere l'idea. Anche se la Grande, Grande Palla è solo una parte (fondamentale) della storia.

Osserviamo quest'altro fotogramma del film, con la astronauta Bullock che in anche questo caso si può dire "actornaut", ma decisamente più preparata di quelli che abbiamo visto sullo sfondo in chroma key della ISS:

(cliccare per la dimensione originale)

La moderna tecnologia digitale ha sicuramente ridotti i costi di produzione, ma per simili opere occorrre comunque un grande, grande budget; questo non dovrebbe essere un problema per un'agenzia che spende i miliardi destinati a mandare gente e apparecchiature nello spazio per produrre invece spettacoli pirotecnici e show spaziali; questa è la triste realtà evidenziata ormai in tanti video e fotografie, basta digitare "Nasa hoax" nella casella di ricerca di Youtube come di Google, per avere un'ampia panoramica sul Più Grande Falso Mai Concepito dalla mente umana, la "conquista dello spazio". Confrontiamo il fotogramma del film con questa fotografia della "passeggiata spaziale" della missione Gemini (1961-66):

http://www.carltalksphysics.com/neptune/wp-content/uploads/2012/08/gemini_space_walk.jpeg
Dobbiamo ammetterlo, gli effetti analogici sono ancora insuperati, malgrado i continui miglioramenti delle tecniche digitali, che hanno raggiunte le altissime "sfere" con Gravity; già avevamo notato vedendo il grave Tree of Life di Malick nel 2011; non lo considero certo un capolavoro del cinema, ma è uno dei capolavori di Douglas Trumbull, l'effettista di 2001; la sequenza della Grande Palla colpita da un meteorite era letteralmente vera, cioè ottenuta con dei modelli tridimensionali perfetti, e se ce l'avessero mostrata al TG invece che in un film "d'autore", avremmo anche potuto credere che per noi fosse arrivata la fine:


Al mio lettore che non avesse visto questo accrocchio decadente di visioni biografiche disparate, suggerisco questo video in cui è riassunta l'opera visuale e "speciale" di Trumbull per il film, compresi alcuni secondi dell' impatto catastrofico:



E' lo stesso discorso di prima, se il titolo del video fosse "Nasa imagery"  in luogo "di "Greatest Film Scene", non avremmo nessun problema ad accettare certe scene del film come documenti girati nel teorico "spazio esterno" in cui gravitano tante Grandi Palle. La morale della favola di questa sera è che probabilmente la NASA oggi utilizza tecniche analogiche (modelli reali, in scala) E digitali combinati per produrre il suo "materiale visivo".
E' anche vero che per i famosi "lanci" dei razzi (nell'Oceano), seguitissimi in TV, occorre una montagna di denaro, così come per i modelli funzionanti in scala 1:1, e tutta la messinscena delle singole avventure spaziali, ma con 18010 milioni di dollari da spendere in un anno, alla fine riusciranno a combinare qualcosa di molto realistico per il pubblico tele-vedente. E una volta accettato da tutti o quasi, come puntualmente accade, sarà tutto vero. Com'è sempre stato.

Per chiudere il post, qui possiamo vedere Mr. Trumbull al lavoro sul set di Tree of Life (da 22:30 in poi); un po' di svago, ma in questo caso è anche l'occasione per constatare quanto possa essere piccola in fase di produzione una Palla grande come il mondo (23:25)


Quando avevo visto Gravity, nel 2013, pensavo che il risultato del film fosse (mi cito) "incredibilmente credibile", rispetto a tutto quello che avevo visto fino ad allora, che avevo accettatto come "reale" e che quindi faceva parte della mia "realtà" di spettatore, e di osservatore. Sono cambiate molte cose da allora, compreso l'argomento del mio blog. Perché, la NASA ce lo dimostra continuamente, la "realtà" che viene costruita per noi supera sempre di gran lunga la nostra mediocre fantasia di utenti tele-visivi, al punto da risutare del tutto insospettabile nella stragrande maggioranza dei casi. Il fatto è questo: se non hai mai visto un certo oggetto prima, qualunque immagine ti venga mostrata di quell'oggetto per te corrisponde all'unica realtà concreta dell'oggetto stesso, non hai termini di paragone nè esperienze dirette con cui raffrontarlo; anche la cosa più spudoratamente falsa, per te è assolutamente, e indubitabilmente vera, perchè quella è l'unica realtà accessibile, senza eccezioni. Questa è in sintesi la vera "missione spaziale" NASA, e la sua politica; che nessun altro può finanziare una produzione massmediatica globale da 18010 milioni di dollari all'anno.
Questo risultato è matematicamente esatto.

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