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venerdì 4 dicembre 2015

Replay

(Ripubblico anche questo articolo nella sua forma integrale, mentre la versione originale è ancora qui)

Personalmente, ritengo che esista una sola spiegazione possibile per immagini come queste:






(ovvero il time lapse dei cieli notturni)

e questa mia spiegazione personale non contempla nessuna palla che rotea a 1600 Km/h sul proprio asse, e contemporaneamente orbita attorno a nessuna "fornace atomica" sospesa nello "spazio" a 30 Km/s ; infine ho accettata questa realtà per quello che sembra essere, e così come la Luna non sembra essere posta a 384,400 km da qui, nè tantomeno il Sole sembra essere lontano 149.6 milioni di km, tutte le stelle del firmamento non sembrano essere più distanti di quelli, e quando la tecnologia ci offre la possibilità di studiarne il moto accellerato, come negli straordinari video che vediamo su Youtube, non sembra nemmeno possibile che il punto di osservazione del fotografo stia ruotando sul proprio asse a 1667 Km all'ora, e nel contempo a 30 Km al secondo attorno ad un Sole che secondo le ultime "teorie scientifiche" starebbe viaggiando in un moto a spirale nello spazio infinito con tutti i suoi pianeti al seguito... Si direbbe anzi che il punto di osservazione da cui è possibile fotografare un moto degli astri tanto nitido e preciso da disegnare dei cerchi perfetti dovrebbe essere assolutamente fermo, completamente immobile, mentre il firmamento, l'intera "volta celeste" ruota al di sopra... 
Proprio come diceva qualcuno, qualche tempo fa...

E' strano, ma queste osservazioni indirette mi ricordano qualcosa di un'infanzia impossibilmente remota; è come se in un tempo tanto lontano da non aver lasciate memorie queste cose fossero ovvie per me, senza alcuna coscienza, o "senso logico" della mia cognizione, una sorta di certezza interiore che nel tempo è stata soffocata da una montagna di dati, numeri e parole e regole e leggi e, in gran parte, palle;
sembra pure che l'infanzia dell'umanità corrisponda per molti versi all'infanzia dell'individuo; che un tempo sapevamo tutto, e oggi sappiamo solo quello che siamo stati ammaestrati a sapere, quello che qualcuno vuole a tutti i costi imporci come la nostra realtà; e che, a tutti i costi, riesce da sempre nella sua impresa.


(replay:)



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