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domenica 20 dicembre 2015

IL MANIFESTO DELLO SCETTICO MODERNO



Scettico, come si legge qui sopra, deriva dal verbo Greco per indicare l'azione della ricerca, l'investigazione, l'indagine; gli originali scettici erano quindi soltanto ricercatori, e non "increduli", così come i veri gnostici erano -e restano- soltanto sapienti, e non "eretici";
in quanto vero gnostico, quindi, non posso che ri-considerarmi in questi termini, come uno scettico;
il percorso della gnosi, la vera (cioè letterale, malgrado il processo di maccheronizzazione) conoscenza che elude ogni preconcetto e ogni principio dogmatico per la sua propria natura, mi ha condotto dopo decenni come eoni di ricerca, continua e inesorabile, al fatto più ovvio e alla realtà più evidente che si possano immaginare, alla stessa "terra" intesa come piano d'appoggio dell'umanità, e come palcoscenico simbolico delle nostre vicissitudini sul fondo dei cieli;

che è un fondo piano, e immobile; 

e questa ovvia realtà che viene esperita con ogni senso possibile, ogni giorno, in ogni occasione da tutti noi, e di cui infine abbiamo una unica prova valida e inconfutabile soltanto nella nostra "intuizione istintiva" e "interiore" (il "nous") costituisce nondimeno la più grande Verità collettiva (un paradosso in termini, adeguato alla Specie Umana) la quale è pure totalmente opposta a tutte le TEORIE scientifiche e alla straordinaria quantità di dati, calcoli, equazioni, teoremi, postulati, leggi e insomma all'intero DOGMA scientifico nel suo mostruoso insieme, che io mi pregio di nominare qui come la Grande, Grande Palla;

come ho avuto modo di constatare durante il lungo e solitario cammino della gnosi, che malgrado corrisponda soltanto alla Conoscenza è pur sempre ben distinto da ogni forma distinta e differenziata della stessa, in tutte le sue specializzazioni e in ognuna di esse, in questi termini necessariamente Volgari si può definire l'intera "cultura non-cultura" essoterica dell'occidente moderno, che costituisce una forma di Falso strutturato in un sistema che comprende in sè ogni possibile attività di ogni cittadino mondiale; l'aggettivo adeguato che si applica a questo sistema è quello che definisce la logosfera in cui esso viene applicato, e non è "universale", ma Cattolico;

la Chiesa dunque avrebbe ammesso il "proprio" errore, e abbracciata la ex-eresia cartesiana, che dal '500 è assurta di conseguenza allo status di Parola-di-Dio; lo stesso "logos" che corrisponde alla intelligenza universa aristotelica e a quella "divina" nei testamenti ebraici, oggi definisce ogni specializzazione del sapere umano, dall'astro/logia dei Caldei fino alla zoo/logia dei mammiferi bipedi moderni, in un crescendo di paradossi e ambiguità di ogni sorta. Ma si è mai sentito dire che la Chiesa, costituita dai "vicari", i supplenti di Dio in Terra, e proprietaria del copyright eterno del Logos, possa sbagliare, e ammettere un proprio errore, quando gli antichi testi che sono il fondamento del suo credo descrivono chiaramente un tipo di mondo che non ha nulla della Grande Palla scientifica, e che del resto non sono mai stati riveduti o corretti in seguito all'ammissione di colpa degli ecclesiastici?
Ovviamente no, questo non succederà MAI, come non è mai successo; se mai il supplente di dio dovesse sbagliare -che non è ammissibile, ma nemmeno immaginabile- allora il suo errore diverrebbe "verità" cattolica, cioè universale, cioè estesa alla collettività religiosa; infatti il mappamondo è ancora un giocattolo con il quale tutti giocano, almeno durante gli anni scolastici; la teoria della Grande Palla di Pitagora che rese famoso il quasi-prete e astrologo massone Kopernicus oggi corrisponde ad una Verità scientifica, che di fatto non ha nulla da spartire con la realtà di cui abbiamo notizia e coscienza durante la nostra esperienza Terrena; il Dogma Scientifico ha prevalso non soltanto sull'istinto, sull'intuizione e sul buon senso, ma su ogni reale osservazione condotta con metodo logico e scientifico, supportata da ogni possibile esperimento di cui abbiamo già trattato in precedenza.

La Verità Eretica riattata si oppone apertamente, totalmente, e in modo inconciliabile, alla Realtà delle cose che anche un bambino di 6 anni sarebbe in grado di constatare, di comprendere, e fors'anche descrivere nel dettaglio, se soltanto la Scuola dell'Obbligo non lo ammaestrasse ad accettare le fiabe di Nonno Nicholaus -- che forse è la vera ispirazione per il personaggio di Santa Claus.
Infine, quindi, il caparbio ricercatore gnostico si trova ad affrontare un tipo di "verità" che non è metafisica, ma che è il Fondamento stesso del mondo fisico e naturale o 'cosmico', questa "Terra" così detta, e ancora di contro si trova la medesima Irrealtà fatta legge, indiscutibile e inviolabile, profferita dalle labbra di dio, o da qualcuno dei suoi sgherri umani, a scelta; è il "dogma" religioso, il Principio del Falso che nel tempo si è appropriato letteralmente del mondo intero dissimulandone la reale conformazione attraverso la propaganda "scientifica", e la vera posizione rispetto all'Alto dei Cieli, rin/negando una realtà che tutti noi siamo -malgrado tutto- ancora in grado di constatare e di comprovare con il più piccolo residuo di buon senso rimastoci;  miliardi di persone nel corso della Storia, hanno semplicemente accettata questa assurda, davvero incredibile teoria della Grande Palla, e non hanno proprio fatto altro che questo. Perché NON accettandola non è possibile nemmeno accettare ogni conseguenza, ogni singola "pallina" del grande Gioco-di-Parole che è di fatto questo mondo;
se queste sembrano soltanto le farneticazioni di un pazzo in un mondo "sano", non possiamo fare a meno di ricordare che per ottenere qualunque cosa a questo mondo occorrono soltanto dei foglietti di carta, il cui valore  consiste di una cifra numerica stampata sul biglietto stesso; è lo stesso mondo in cui un libro rispetto ad un altro dovrebbbe riportare una "verità" più vera di ogni altra, ed è e lo stesso in cui i popoli si sono spesso dichiarati guerra gli uni con gli altri per simili questioni...



Trad.: "Abbiamo creato dal nulla denaro elettronico senza valore-- Poi lo prestiamo e carichiamo un interesse su di esso. Poi ci facciamo dare le loro case e dei beni reali quando non possono pagare."

Se è possibile per chiunque ACCETTARE le varie verità che vengono elargite dagli insegnanti (organi statali del sistema) di ogni scuola, così come quelle del sistema religioso, senza fiatare, accettandole tutte in una volta e per il resto della sua vita intera, allora il mio modesto intervento su questo scenario sarà in qualità di suggeritore, riguardo il fatto che non è mai stato altro, per quanto in principio non fosse nemmeno considerata l'opzione del dubbio, per il piccolo utente alfabetico, abbiamo soltanto ACCETTATA questa sorta di incredibile Verità dogmatica, senza mai nemmeno considerare seriamente il fatto che essa non corrisponde alla realtà fisica, materiale, sensibile e tangibile della nostra scena in fondo ai cieli.

Abbiamo tutti interpretato un personaggio che non ha mai fatto altro che girare "in tondo", e "a vuoto", da che ha seguite le istruzioni riguardanti la Grande Palla e tutto il favoloso sistema di palline e palloni che qualcuno si è inventato; e che di fatto, in qualche modo, qualcuno a suo tempo ha costruito;
la distesa di "corpi celesti" che ci osservano di lassù è un soffitto bucherellato, secondo gli Inuit, e non esiste un solo dato scientifico riguardante la loro massa, la loro intensità luminosa o la loro presunta distanza da Qui - e Ora, se parliamo di "anni-luce"- che potrebbe mai risultarmi più convincente -o finanche interessante- di una nozione propriamente esoterica tramandata di padre in figlio durante l'intera storia del popolo dei ghiacci; tra gli altri;

la cosmologia Teosofica contempla una struttura piana della Terra, che come si è visto nelle puntate precedenti è la reliquia dell'antica Tradizione maiuscola, retaggio di quei tempi che non sono menzionati nemmeno per sbaglio nei libri di (una) Storia dell'Occidente, resti del sapere trascritto nei Veda dopo migliaia o milioni di anni in cui la sola voce umana ha potuto  conservarlo nel corso delle generazioni; 
la stessa Bibbia, il Grande Mosaico Mitologico degli ebrei, ha custoditi per il Gentile lettore quei pochi frammenti -o tasselli- necessari alla comprensione del Fatto Fondamentale, inamovibile, incrollabile, che è Questa Terra; e tutto quello che hanno saputo fare i preti di Babilonia, è stato di farla girare come una trottola, di "nascondere" secondo l'arte antica, sotto gli occhi di tutti (i famosi ciechi nel regno dell'orbo) il "culto solare" di origine antidiluviana, che fosse tanto chiaro e lampante per tutti attraverso il mito cristiano e la cristologia, chiaro come lo è il Sole stesso, sì che Sir Paine potesse descriverlo così com'è già nel settecento come una mera parodia, cosa di cui anche un aborigeno Australiano non tarderebbe ad apprezzare il lato ironico; 
allora il Sole divenne un mostro di fuoco, una "fornace atomica", attorno alla quale tutte le palline dell'antico pantheon -dal Grande Giove al divo degli inferi declassato, Plutone- si misero a girare di conseguenza, per simpatia o per l'indiscutibilità del Logos Solare, sulla tappezzeria di lustrini del grande Show Astronomico; oggi vediamo gli "actornauts" recitare in primo piano per i telespettatori, e possiamo seguire un puntino luminoso (forse di origine olografica, come sembrerebbe dalle immagini telescopiche) che rappresenta nelle nostre vite virtuali una intera stazione spaziale e internazionale, ma locata occasionalmente negli Stati Uniti d'America per le riprese "live"; gli altri milioni di puntini luminosi sparsi sulla grande volta del Firmamento vengono venduti facilmente come stelle nane, medie, giganti in una vasta gamma cromatica, in costellazioni come parure di gioielli forgiati in uno stile classico, di origine "pagana" come testimoniato dai loro nomi di battesimo, ma in fondo accettabile dall'utenza cattolica, una volta battezzati; in un modo o nell'altro;

come possiamo vedere chiaramente dai "time lapse", scatti fotografici multipli o a lunghissima esposizione che ritraggono il moto delle stelle nel parallasse, tutti gli 'astri' si muovono attorno alla "stella polare", disegnando cerchi perfetti, cosa che da un lato prova l'assoluta fermezza del punto d'osservazione e nel contempo dimostra che tutti quei puntini si muovono su un unico piano, contemporaneamente, secondo un principio che appare ovvio e semplicissimo da comprendere solo una volta che si è inteso il concetto del "firmamento", o della "volta celeste" che ruota sopra il piano terrestre; non c'è altro modo di giustificare ciò che vediamo nel cielo notturno, ogni notte di ogni anno, da che l'uomo ha iniziato a osservare il cielo, e che oggi vediamo immortalato nel suo maestoso insieme grazie alle tecniche digitali, se escludiamo l'idea del "soffitto", di un "coperchio" che secondo la Bibbia è "come una tenda" ma è pure "come specchio di metallo"; e se la memoria non mi inganna anche per il grande Omero era "di ferro" (cfr. "Odissea");

alla fine, chi è il blogger per poter dubitare delle immortali parole di Omero, di questo o quell'autore biblico, di dio-in-persona, dei rosacruciani, degli induisti, degli antichi egizi, e persino del consiglio degli anziani Inuit?
E chi o cosa dovrebbe essere, poi, se questo suo dubbio non riguardasse una realtà di cui partecipa attivamente come utente sensoriale e come cittadino del mondo, di quello stesso mondo che qualcuno vuole continuare a far girare fino alla consunzione dei tempi, in secula seculorum?

Mi hanno fatto CREDERE che questo mondo fosse una Grande, Grande Palla; e che occorresse divorare cadaveri per continuare a vivere, ma di fatto sono solo sopravvissuto a una vita di saprofagia criminale e inconsapevole, e a un pessimo "karma"; mi hanno convinto che la cosa più buona al mondo fosse "buona come il pane", e nel frattempo si è scoperto che il pane è buono quanto un colpo di fucile alla schiena;
mi hanno anche convinto completamente del fatto che si può avere ogni cosa a questo mondo, letteralmente, in cambio di piccoli biglietti di carta stampata, e questo è un tipo di realtà mitologica che può aver luogo soltanto nella logosfera cattolica, dove il gregge è ammaestrato a leggere la parola di dio dalle pagine di un libro, e di conseguenza ogni altro foglio o biglietto stampato può avere il potere di una legge, di un dogma, e di una "verità" assoluta, per quanto sia opposta alla realtà dei fatti; sarebbe ancora una situazione accettabile, se la partecipazione coercitiva al Grande Gioco del Monopoly non richiedesse la disponibilità del giocatore a procurarsi in qualunque modo quei bigliettini colorati, e questa è la simbologia terra-terra della biblica Babilonia, la madre di tutte le prostitute e con la quale si sono prostituiti tutti i governi di questo mondo; perchè TUTTI si prostituiscono in qualche modo, e in ogni modo, per ottenere quei favolosi biglietti di banca. 
Infine, mi hanno fatto CREDERE a tutto ciò che non corrisponde al vero, ma alle tante, pittoresche e disparate "verità" religiose e scientifiche e "culturali" di questa logosfera maledetta, e l'ho fatto per decenni, per gran parte della mia "vita"; ma poi ho smesso, ed è stato più facile che smettere di fumare. E più salutare.

Astenersi dalle carni equivale ad una terapia disintossicante totale, e l'esclusione di latte e latticini mi ha definitivamente guarito dalla annosa cagionevolezza del mio apparato respiratorio; se avessi mantentute le mie più vecchie abitudini, quelle derivate dalla "istruzione" scolastica --alla quale manca solo una D iniziale-- se avessi continuato imperterrito a divorare cadaveri crudi e cotti, a bere carne liquida ("latte vaccino") e a divorare pulcini liquidi, come in genere fa chiunque dopo aver prese queste insane abitudini durante l'infanzia, e se fossi sopravvissuto a tanto, adesso forse non starei scrivendo questo; sempre che fossi ancora in grado di scrivere;
ma il mio lungo, interminabile percorso gnostico, dopo tanto vagare nel mondo delle idee e dello spirito, nella polvere dei tempi, mi ha riportato Qui e Ora, "con i piedi per terra"; e come ho avuto modo di constatare, questa non è la medesima Terra di cui mi hanno raccontato "maestri" e "maestre" durante il mio ammaestramento dell'obbligo; ora so che tutti i miei malanni stagionali e cronici erano prodotti soltanto dalla mia dieta scellerata, e non dalla innata debolezza del mio organismo; 
e ora SO che la Terra NON è una Grande Palla, e che NON si muove.
Questo mi autorizza a dubitare fortemente di ogni altra singola nozione appresa nel processo della mia (d)istruzione, durante il quale essenzialmente si impara soltanto ad ACCETTARE qualunque cosa, vera o falsa che sia; perché alla fine quello che accettiamo come "realtà" è ciò che costituisce la nostra realtà, per vera o falsa che sia;
se ho due mele e ne aggiungo altre due ho davvero quattro mele, per levar di torno quattro medici; e le api davvero impollinano le piante volando di fiore in fiore; invece il fatto che questa Terra sia una Grande, Grande Palla che gira sul suo asse attorno ad una immensa palla di fuoco, è qualcosa che nessuno sarà mai in grado di provarmi, tantomeno accompagnandomi sul suo disco volante per una visione dall'alto; 

quella della Grande, Grande Palla, la Estrema Eresia Cosmica, che soltanto i vicari di dio potevano rendere Dogma Scientifico e quindi Realtà -per quanto Falsa- in tutto l'Occidente, è nondimeno una questione che riguarda l'umanità intera, è un argomento di interesse davvero Universale, a differenza di tutti gli avanzi di verità archetipiche della propaganda religiosa; se non altro, anche non sapendo chi siamo, dovremmo almeno sapere DOVE siamo, in realtà.

Per qualcuno questa sorta di "vita", questa esperienza terrena vissuta Qui e Ora, è un piacevole soggiorno che si rivela spiacevole solo verso la sua fine, quando il vivente si appresta a esalare il suo ultimo respiro, e per lui abbandonare questa Terra sarà uno strazio; per altri, potrà invece risultare meno incomprensibile il concetto del "kur" Sumero e dello "amenta" Egizio, rapportato alla realtà momentanea di questo luogo chiamato "Terra"; scoprire che quegli scenari "inferi" (cioè sottostanti) visitati dalle antiche divinità di cui lessi agli inizi della mia ricerca, corrispondono al "primo cielo", ovvero l'ultimo dei sette "cieli" che oggi sono "pianeti" per l'utenza astronomica globale, è una esperienza che rende la più grande delle speranze al ricercatore, quella che la religione nostrana non è in grado di offrire ad un libero pensatore, ad un uomo di buon senso che non si accontenta delle fantasie escatologiche ibride della più-che-iniqua, paradossale "moderna tradizione" giudeo-cristiana;

non soltanto la nozione che la Terra è Piatta, e Ferma, porta l'individuo teorico ad una riconciliazione tra la propria mente e la sua realtà naturale, o "cosmica", di cui ha sempre avuta una conoscenza istintiva e immediata opposta alla verità dogmatica professata da tutti; la dottrina esoterica pone questo Fondo chiamato "Terra" alla base di un sistema virtualmente infinito, che mette in relazione diretta il fondo dei cieli con l'Altissimo, e ne fa quindi il fondamento di una Conoscenza Metafisica che non può aver luogo sulla Grande Palla sostenuta da preti e scienziati come novelli Atlanti; malgrado la faciloneria di tutti i cosiddetti "flat earthers" anglofoni, che oggi si contentano di dimostrare, com'è facile fare, la conformazione reale di questo piano statico, la mera nozione di un "plane T" rispetto al "planet" scientifico, non è altro che la BASE su cui (ri)costruire la nostra conoscenza;

intanto potremmo accontentarci di osservare, come abbiamo fatto in qualche post passato, che le descrizioni di una Terra piana E immobile sono comuni alle antichissime scritture vediche e alla più moderna "bibbia", per quanto sembra che i preti e i loro greggi alla stessa stregua abbiano deciso di ignorare completamente tali informazioni -tra le poche valide finite nel grande mosaico giudeo- in favore della Grande Palla pitagoricopernicana; noi dal canto nostro possiamo bellamente ignorare la fonte originale di questa decisione, da che per quanto ci riguarda infine saremo soltanto noi ad accettarla o meno, sulla base del nostro discernimento; quindi questa nozione davvero Fondamentale ci mette sullo stesso piano degli Induisti, che pure vivono su questa Terra;

anche nelle scuole delle città Indiane oggi usano il mappamondo, la loro Grande, Grande Palla differisce dalla nostra per il metro usato per misurarla, grazie agli influssi nefasti del pensiero occidentale sulla dottrina tradizionale; ma i Veda restano tra i più antichi scritti dell'umanità, i residui di un sapere di età incalcolabile, mentre tutti gli scienziati hanno un loro "contesto storico" ben definito (tra la data di nascita e quella di morte) nei libri di (Una) Storia e di tutte le scienze e le materie possibili indagate dall'uomo moderno, sulla base delle opere del passato; già solamente trovandoci in questa posizione imprevista, su questo piano virtuale ci troviamo infinitamente avvantaggiati.

Per gli antichi Egizi la terra era una "piatta distesa, personificata dal dio Geb";
nelle cosmologie Azteca e Maya, la terra era uno tra diversi livelli -paragonabili all' inferno e al paradiso cristiani- dove il cielo era suddiviso a sua volta in vari "livelli"; inutile ribadire che tra di essi questa "terra" era -appunto- un livello, sinonimo di "piano";
ma è inutile ripetere ancora delle nozioni elementari che sono accessibili da tutti in tutto il mondo, semplicemente ricercandole: del fatto che questa Terra sia divenuta una Grande, Grande Palla solo di recente, nella nostra "Storia", ce ne possiamo accertare direttamente, dallo studio delle cosmologie di ogni epoca antecedente la famosa "scoperta" copernicana, e sui migliori libri a disposizione del ricercatore; la terra poteva anche essere una grande sfera nella mente di Pitagora, ma nessuno si sognava di andarlo a dire in giro, oltre quei prototipi di "math geeks" che erano i pitagorici; perché quella era soltanto una teoria, cosa che di fatto è rimasta da allora, e continuerà ad essere in ogni possibile futuro;

infine, che viviamo in un mondo virtuale, cioè teorico, non è una teoria ma un fatto, fintanto che sette miliardi contro mille persone, o un milione, o sei contro un miliardo soltanto, sono convinte di vivere su una trottola spaziale che gira a 1000 miglia orarie (all'equatore);
questa "figura della terra" NON corrisponde alla realtà cosmica, cioè dell'ordine naturale delle cose, se non per mezzo dell'inganno, il quale corrisponde in termini pratici all'Obbligo dello scolaro di ri-conoscere ciò che non è affatto vero; e per sempre;
 temo che soltanto quando la maggioranza dell'utenza di questo mondo avrà recuperata almeno la conoscenza del luogo in cui vive, la mera consapevolezza di DOVE si trova, Qui e Ora, si potrà avere se non altro un fondamento stabile, una base, il minimo indispensabile per qualunque percorso evolutivo.
Fino ad allora, possiamo solo tenere le dita incrociate.

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